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Il CGIE a Marcinelle per onorare il sacrificio del lavoro italiano all’estero

La Segretaria generale Maria Chiara Prodi, al Bois du Cazier con una delegazione di Consiglieri, rilancia l’importanza di far conoscere in Italia la storia della nostra emigrazione

In occasione della Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero partecipa alla commemorazione della tragedia di Marcinelle, avvenuta l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone del Bois du Cazier in Belgio, nella quale persero la vita 262 minatori europei, di cui 136 immigrati italiani.

Sul luogo della tragedia, divenuto museo minerario e patrimonio UNESCO, si recherà in rappresentanza del CGIE la Segretaria generale Maria Chiara Prodi con una delegazione – composta dai consiglieri Matteo Bracciali, Filippo Ciavaglia, Gian Luigi Ferretti, on. Toni Ricciardi e Luciano Vecchi – per recare il tributo delle comunità italiane nel mondo a tutte le lavoratrici e i lavoratori emigrati che, con fatica e spesso a costo della vita, hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale dei Paesi che li hanno accolti.

Tra il 1946 e il 1956 più di 140 mila italiani varcarono le Alpi per andare a lavorare nelle miniere di carbone della Vallonia: era il prezzo dell’accordo di scambio tra manodopera e carbone stretto dall’Italia con il Belgio. “A Marcinelle ricordiamo non solo una tragedia, ma una pagina fondamentale della storia del lavoro e dell’emigrazione italiana – dichiara Maria Chiara Prodi –, un impegno di memoria che grazie all’istituzione della Giornata nazionale del sacrificio italiano nel mondo si estende doverosamente anche ad altri luoghi e nomi meno noti, come il disastro di Mattmark in Svizzera del 1965, o quello di Monongah negli Stati Uniti del 1907, dove a perdere la vita furono centinaia di minatori, molti dei quali italiani. Questi eventi richiamano alla responsabilità di sentire come storia che ci appartiene quella, spesso dimenticata, dell’emigrazione italiana. Marcinelle, simbolo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo – continua Prodi – ci restituisce anche l’immagine fondatrice di un’Europa dei lavoratori: non siamo qui solo per piangere i nostri connazionali, ma per rivendicare la dignità e la visione di futuro che tutte queste vite, di origini e credi diversi, hanno proiettato nel loro lavoro, nel cuore del nostro continente. Questo punto di congiunzione tra tragedia italiana e costruzione europea è valorizzato in maniera feconda dallo sforzo che si sta compiendo presso il Parlamento UE per il riconoscimento dell’8 agosto nel più ampio scenario delle istituzioni europee grazie al fondamentale impulso del presidente del CNEL Renato Brunetta, con il quale il CGIE sta avviando un’importante collaborazione”.

Il CGIE sottolinea l’importanza di mantenere viva la memoria del contributo delle generazioni di emigrati italiani non solo nelle commemorazioni, ma anche attraverso un impegno concreto per la promozione della storia dell’emigrazione nei percorsi scolastici e nei media; obiettivo sul quale ha riscontrato apertura anche da parte di altre istituzioni come il Museo nazionale dell’emigrazione italiana, e su cui concentrerà le attività dei prossimi mesi accanto al tema della diffusione della lingua e della cultura e a quello della riforma del CGIE.

L’8 agosto non è solo una giornata di lutto e ricordo, ma anche un’occasione per riflettere sul significato del lavoro, sui diritti dei lavoratori migranti di ieri e di oggi, e sull’identità dell’Italia nel mondo. Allo scopo, il CGIE ha sottolineato la necessità di una concreta valorizzazione di tutti i luoghi teatro delle catastrofi.

Qui i link ai messaggi istituzionali:

Qui le foto della cerimonia

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Cittadinanza, il parere del CGIE sul DDL 2369: pone ostacoli all’esercizio dei diritti degli italiani all’estero

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha espresso il proprio parere formale e obbligatorio in merito al disegno di legge 2369/2025, “Disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero”, attualmente all’esame della Commissione Affari Esteri della Camera, che sul tema il 26 giugno ha audito la segretaria generale del CGIE Maria Chiara Prodi.

Pur con l’obiettivo dichiarato di razionalizzare le procedure e rendere più efficiente il sistema di riconoscimento della cittadinanza, il provvedimento contiene elementi che rischiano di compromettere il pieno esercizio dei diritti da parte degli italiani residenti all’estero. In particolare, l’impianto amministrativo delineato potrebbe generare disfunzioni nel rapporto tra cittadino e Stato, già fortemente segnato dalla gestione non uniforme dei dati anagrafici e dalla digitalizzazione incompleta. Uno dei principali nodi critici evidenziati riguarda la gestione dei dati anagrafici tra Ministero dell’Interno e Ministero degli Affari Esteri, che operano su banche dati separate. La mancata interoperabilità automatica tra Comuni italiani e Consolati all’estero continua a produrre disallineamenti, che il DDL 2369 non sembra affrontare in modo efficace. La centralizzazione a Roma del trattamento delle pratiche di cittadinanza rappresenta un rischio concreto di rallentamento delle procedure e di perdita di competenze maturate dai Consolati. Inoltre, la documentazione cartacea inviata per posta, spesso da Paesi che rilasciano solo certificati digitali, rischia di compromettere l’efficienza e l’affidabilità dell’intero sistema.

Il CGIE sottolinea il valore delle competenze consolidate dagli uffici consolari (verso i quali il Governo sembra non nutrire fiducia) nel trattare la documentazione straniera, difficilmente trasferibili a un organismo centralizzato. La nuova organizzazione rischia quindi di disperdere un patrimonio amministrativo fondamentale, oltre a indebolire la relazione tra cittadini e Stato, già oggi percepita come distante e farraginosa.

L’introduzione di criteri discrezionali e quote non definite per la trattazione delle domande di cui il richiedente non può avere contezza rappresenta inoltre la limitazione di un diritto soggettivo che viene subordinato alla disponibilità di risorse e di personale.

Richiamando il principio costituzionale di sussidiarietà, il CGIE si interroga poi sulla scelta poco lungimirante di non coinvolgere le organizzazioni di rappresentanza intermedia e di erogazione dei servizi all’estero nella riorganizzazione proposta. Chiede inoltre di riesaminare la competenza ministeriale del nuovo sistema, ritenendo più appropriato e coerente l’incardinamento del servizio centralizzato presso il Ministero dell’Interno rispetto all’attuale previsione della collocazione presso il MAECI.

Il CGIE intende vigilare con costanza sul percorso di attuazione della trasformazione amministrativa presentata nel Disegno di Legge; si conferma sempre disponibile al dialogo, nella convinzione che solo attraverso un confronto costruttivo è possibile realizzare una riforma che semplifichi le procedure senza penalizzare i diritti degli italiani nel mondo.

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Cittadinanza, il parere del CGIE sul DDL 1450: viola i principi di uguaglianza e irretroattività

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha espresso il proprio parere formale e obbligatorio sul DDL 1450/2025 “Disposizioni in materia di cittadinanza”, assegnato alla Commissione Affari costituzionali del Senato. Il parere prende le mosse dall’ordine del giorno approvato dall’Assemblea Plenaria del CGIE dello scorso giugno e rappresenta una risposta articolata e critica al Decreto Legge 36/2025, poi convertito nella Legge 74/2025, anche sulla scorta delle significative aperture del Presidente della Repubblica e del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale alle modifiche proposte dal Consiglio Generale.

Frutto di una profonda analisi e sintesi delle istanze pervenute dalle comunità italiane all’estero, preoccupate e disorientate per i nuovi criteri introdotti in materia di cittadinanza iure sanguinis, il documento evidenzia come il disegno di legge introduca elementi discrezionali, quali la residenza del genitore o l’esclusività della cittadinanza italiana, che snaturano il principio originario della trasmissione del diritto per discendenza.

Tra le principali criticità evidenziate, spicca la previsione di una scadenza retroattiva al 27 marzo 2025 per far valere un diritto ritenuto imprescrittibile dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione nella sentenza n. 25317/2022. Tale norma, secondo il CGIE, viola i principi di uguaglianza e irretroattività sanciti dalla Costituzione italiana. Parimenti, la preclusione dell’automatismo rispetto al riconoscimento per i nati all’estero con doppia cittadinanza trasforma un valore riconosciuto in un disvalore che comporta la perdita di un diritto. In un momento storico caratterizzato da crisi demografica, il Consiglio generale rileva che le considerazioni all’origine del decreto-legge privilegiano la logica del controllo a quella dell’inclusione, non risultando convincenti nella visione di lungo termine riguardo la comunità italiana globale. Pur esprimendo un parere negativo sul DDL in esame, il CGIE si dichiara favorevole a una riforma della legge sulla cittadinanza che sia frutto del dialogo e del rispetto dei diritti acquisiti e si conferma disponibile a collaborare con le altre istituzioni dello Stato, nel pieno esercizio del proprio ruolo rappresentativo.

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La Unión Europea impulsa al cine joven venezolano con Cortoscopio 2025: contar historias breves con poder transformador

Los participantes se podrán postular desde el 01 al 31 de julio de 2025

La Unión Europea impulsa al cine joven venezolano con Cortoscopio 2025: contar historias breves con poder transformador

El concurso de cortometrajes promovido por la Delegación de la Unión Europea en Venezuela está dirigido a jóvenes entre 18 y 30 años. En esta cuarta edición podrán construir narrativas sobre la Economía Circular, Historias de Impacto y Talento Sin Barreras en piezas audiovisuales, que serán proyectadas en varias regiones del país.


El cine joven venezolano tiene una cita en formato corto, ya que la Delegación de la Unión Europea en Venezuela abre la convocatoria a la IV edición de Cortoscopio. Este es un concurso de cortometrajes para que la juventud comparta historias que merecen foco en temáticas de interés social y alineadas con los valores de la UE que buscan concientizar, inspirar y emocionar.

La fase de postulaciones inicia desde el 01 hasta el 31 de julio de 2025 y está dirigida a jóvenes entre 18 y 30 años, venezolanos, residenciados en el país o en el extranjero, preferiblemente con experiencia previa en realización audiovisual, aunque no es un criterio limitativo. Para inscribirse, deberán rellenar un formulario, que se encuentra disponible en las redes sociales de la Delegación de la Unión Europea: @UEenVenezuela.

Posteriormente, los concursantes recibirán una serie de formaciones, que les brindarán herramientas para producir un cortometraje de hasta 2 minutos de su género cinematográfico de preferencia. En este deberán abordar alguna de las tres temáticas elegidas para 2025: Residuos y Economía Circular – Del Desecho al Recurso, cuyo objetivo es explorar la forma en la que se les puede dar un nuevo uso a los desechos para construir un futuro más sostenible. Historias de Impacto – Pequeñas Acciones, Grandes Cambios, dirigida a demostrar que iniciativas, ya sean individuales o comunitarias, pueden generar un efecto positivo en el entorno. Talento Sin Barreras – Discapacidad y Oportunidad, que busca compartir la fuerza transformadora de la inclusión, destacar que el talento no tiene límites y exhibir cómo la diversidad de habilidades impulsa la innovación y la comprensión en la sociedad.

Formaciones en producción: microtalleres, master classes y mentorías

Bajo la premisa de que aprender también es parte del camino creativo, la Delegación de la Unión Europea en Venezuela ofrecerá a sus participantes espacios formativos que complementan la experiencia de Cortoscopio 2025. Se brindarán microtalleres temáticos para reflexionar y narrar sobre economía circular, historias de impacto y talento sin barreras. También, se impartirán master classes sobre técnicas para fortalecer competencias necesarias en la realización audiovisual. Por último, durante las etapas de producción de los cortometrajes, se ofrecerán sesiones de mentorías y acompañamiento para guiar en la construcción de historias manteniendo la calidad narrativa. 

Dos minutos para abrir grandes conversaciones

Posterior a la producción de los cortometrajes de dos minutos, los participantes enviarán sus creaciones para la selección oficial, que será proyectada en cines y lugares de encuentro de varias regiones de Venezuela. La finalidad es abrir espacios de reflexión e inspiración sobre las temáticas de este año. De la misma forma, se compartirán en el canal de YouTube de la Unión Europea para que la comunidad digital apoye a su favorito, y así, elegir al cortometraje ganador del Premio del Público por contar con mayor número de reproducciones.

A partir de la selección oficial, un jurado compuesto por especialistas de la industria cinematográfica, evaluará las piezas para elegir a los cortos ganadores de acuerdo con cada categoría. Serán anunciados en la ceremonia de clausura, a realizarse la primera semana de noviembre, y recibirán premios dentro de los que se encuentran kits de equipos audiovisuales y becas en programas formativos en esta área.

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El Compromiso Estratégico del CGIE: Fomentando el Retorno Ventajoso de Ítalo-Descendientes

I. Introducción: El Imperativo del Retorno y Nuestro Liderazgo

La diáspora italiana representa un vasto capital humano y cultural extendido por todo el mundo. Fomentar el regreso de los ítalo-descendientes no es solo una cuestión de preservar los lazos culturales, sino un imperativo estratégico para el futuro demográfico y económico de Italia. El país enfrenta desafíos como el envejecimiento de la población y la migración interna, lo que hace que la afluencia de individuos y familias más jóvenes y cualificados sea vital para su revitalización. Los esfuerzos de repatriación, por lo tanto, trascienden el mero patrimonio cultural y cumplen un propósito demográfico y económico fundamental para Italia. Nuestro documento destaca repetidamente el «repoblamiento de las áreas marginales» y se dirige a grupos demográficos específicos como los «menores de 40 años» y las «familias con hijos menores». Esto indica un claro objetivo político que va más allá del simple «retorno», buscando aumentar la población en edad de trabajar, contribuir a las economías locales y potencialmente revertir las tendencias de despoblación en áreas vulnerables.

Como Consejeros del CGIE, hemos sido testigos de primera mano de la importancia de la diáspora italiana. Nuestro papel como principal órgano consultivo que representa los intereses de los italianos residentes en el extranjero nos posiciona de manera única para defender, formular y promover políticas integrales de repatriación. Hemos trabajado activamente en la formulación y defensa de estas políticas, como se refleja en nuestro documento «SCHEDA CGIE – INCENTIVOS ALL’IMPATRIO» y las «PROPOSTE OPERATIVE PER INCENTIVARE IL RIETRO DEGLI EMIGRANTI». Esto nos posiciona como la fuerza impulsora detrás de estas soluciones integrales e integradas, lo que es fundamental para destacar nuestra labor.

Aunque los detalles de la «Ley 74/2025 de Ciudadanía» no se especifican en el material proporcionado, esta ley podría introducir nuevas complejidades o condiciones más estrictas con respecto a la adquisición o el mantenimiento de la ciudadanía para los ítalo-descendientes. La tesis central de este informe es que, a pesar de cualquier posible desafío o limitación percibida que pueda plantear dicho marco legal, el paquete integral y altamente ventajoso de incentivos, impulsado y propuesto por el CGIE, crea un entorno abrumadoramente favorable que facilita y fomenta activamente el retorno de los ítalo-descendientes. La ausencia de detalles sobre la Ley 74/2025 en el documento implica la necesidad de enmarcar nuestros esfuerzos como una sólida estrategia de mitigación contra un telón de fondo legislativo no declarado y potencialmente restrictivo. Las «condiciones muy ventajosas» deben ser la narrativa que contrarreste cualquier dificultad implícita de la ley, enfatizando la exhaustividad y generosidad de los incentivos como medio principal para superar cualquier obstáculo legislativo no especificado.

II. El Marco de Incentivos Actuales: Un Ecosistema de Oportunidades

A. Beneficios Fiscales Nacionales Vigentes

El marco de incentivos para el retorno a Italia se asienta sobre una base sólida de beneficios fiscales nacionales, diseñados para hacer el traslado financieramente atractivo.

El Régimen para Repatriados es la piedra angular de estas ventajas. Ofrece una sustancial desgravación del Impuesto sobre la Renta de las Personas Físicas (IRPEF), permitiendo una exención del 50% de la renta imponible durante 5 años. Esta exención se incrementa al 60% si el repatriado tiene hijos menores a cargo, y puede alcanzar un notable 70-90% para trabajadores altamente cualificados o con dependientes. Para acceder a este régimen, se requiere haber tenido la residencia fiscal en el extranjero durante al menos 3 años antes del traslado, comprometerse a residir en Italia durante 4 años y realizar la actividad laboral predominantemente en el país.

Además de este régimen principal, existen otras ayudas nacionales específicas:

  • El programa Retorno de Cerebros (Rientro dei Cervelli) está dirigido a la atracción de capital intelectual de alto valor, ofreciendo una desgravación del 90% para profesores e investigadores durante un periodo de 6 a 8 años.
  • El Patent Box incentiva la innovación y la comercialización de la propiedad intelectual en Italia, proporcionando una desgravación del 50% sobre los ingresos derivados de bienes inmateriales como patentes y software.
  • Para emprendedores y pequeños negocios, el Régimen de Cuota Fija (Regime Forfettario) ofrece una tributación simplificada del 15% para ingresos anuales inferiores a 85.000 €.

La existencia de estos incentivos fiscales nacionales de múltiples niveles demuestra una intención estratégica de atraer a una amplia gama de repatriados, desde profesionales altamente cualificados hasta emprendedores, lo que indica un enfoque de base amplia para la revitalización económica. El «Regime Impatriati» presenta niveles de desgravación variables en función de las cualificaciones y la situación familiar. El «Retorno de Cerebros» se dirige a una élite muy específica. El «Patent Box» fomenta la innovación, y el «Regime Forfettario» apoya a pequeñas empresas y autónomos. Esto no es un enfoque único para todos, sino un sistema sofisticado diseñado para incentivar diferentes tipos de capital humano y actividad económica, lo que refleja una estrategia nacional integral para el crecimiento y la adquisición de habilidades.

B. Iniciativas Regionales Innovadoras para el Retorno

Complementando los beneficios nacionales, diversas regiones italianas han desarrollado iniciativas específicas que abordan las particularidades de sus territorios, demostrando un enfoque descentralizado y altamente dirigido. Esto reconoce las diversas necesidades y desafíos de las distintas regiones italianas, en particular las que se enfrentan a la despoblación, y demuestra una comprensión matizada de las disparidades demográficas y económicas internas.

A continuación, se detallan los programas en algunas de las regiones más activas:

  • Provincia Autónoma de Trento: Ofrece desgravaciones contributivas para empresas que contraten a repatriados en el sector STEM (Ciencia, Tecnología, Ingeniería y Matemáticas). En cuanto a la vivienda, se otorgan contribuciones para el alquiler o la compra de la primera vivienda, con la posibilidad de prorrogar las ayudas de 5 a 10 años si la compra se realiza en los 12 meses siguientes, y se facilita el acceso a hipotecas bonificadas («Casa Trentina»). Programas especiales como «Trentino riTorna» permiten la acumulación de deducciones del 50% por reestructuraciones con la exención del IRPEF, y se ofrecen becas de retorno para investigadores.
  • Calabria: Su «Bonus Casa Calabria» proporciona hasta 20.000 € para la compra o reforma de la primera vivienda en municipios con menos de 20.000 habitantes. Las empresas que contraten a menores de 40 años o profesionales STEM pueden beneficiarse de desgravaciones contributivas del 30-50%. Se incluyen exenciones de TASI por 5 años y un descuento del 30% en TARI, además de microcréditos de hasta 50.000 € a tasa cero a través del programa «Calabria Riattiva».
  • Friuli Venecia Julia: Implementa el «Bonus Casa FVG» de hasta 15.000 € para la compra o reformas energéticas. Las empresas que contraten a menores de 40 años o investigadores reciben desgravaciones contributivas del 50% durante 2 años. A nivel local, Trieste ofrece exención de IMU por 3 años y un bono de alquiler de 3.000 €/año, mientras que las zonas de montaña proporcionan «casas a 1 €» y WiFi gratuito.
  • Cerdeña: Propone una contribución única de hasta 15.000 € para cualificados menores de 40 años, un bono de 3.000 € para «Smart Working» por traslado, y subvenciones «BorghiLAB» de hasta 20.000 € para actividades en municipios con menos de 3.000 habitantes.
  • Emilia-Romaña: Ofrece una contribución única de hasta 10.000 € para ingresos superiores a 40.000 €/año y créditos fiscales para empresas que contraten a impatriados.

Cada región presenta incentivos distintos y adaptados a su contexto específico, como el enfoque STEM en Trento, la atención a pequeños municipios en Calabria, las zonas de montaña en Friuli Venecia Julia o el fomento del teletrabajo en Cerdeña. Esto demuestra que una política nacional uniforme no sería suficiente. Al facultar a las regiones para ofrecer incentivos a medida, la política busca abordar desafíos locales específicos, como la despoblación («aree a spopolamento»), y atraer conjuntos de habilidades o tipos de inversión específicos a áreas particulares. Esta estrategia descentralizada maximiza el impacto de los esfuerzos de repatriación al alinearlos con los objetivos de desarrollo local.

A continuación, se presenta una tabla comparativa que resume estas iniciativas regionales:

RegiónIncentivos Clave de ViviendaIncentivos Fiscales/Contributivos ClaveProgramas/Objetivos Especiales
Provincia Autónoma de TrentoContribuciones alquiler/compra 1ª vivienda, prórroga ayudas (5 a 10 años), hipoteca bonificada («Casa Trentina»)Desgravaciones contributivas para empresas (STEM)«Trentino riTorna» (acumulación detracción 50% reformas + exención IRPEF), becas investigadores
CalabriaHasta 20.000 € compra/reforma 1ª vivienda (municipios <20.000 hab.)Desgravaciones 30-50% empresas (<40 años/STEM), exención TASI (5 años), 30% descuento TARIMicrocrédito hasta 50.000 € a tasa cero («Calabria Riattiva»)
Friuli Venecia GiuliaHasta 15.000 € compra/reformas energéticasDesgravaciones 50% por 2 años (<40 años/investigadores)Trieste: exención IMU (3 años), bono alquiler 3.000 €/año; Zonas de montaña: casas a 1 €, WiFi gratuito
SardegnaContribución única hasta 15.000 € (<40 años cualificados)Smart Working: 3.000 € por traslado; BorghiLAB: hasta 20.000 € (municipios <3.000 hab.)
Emilia-RomañaContribución única hasta 10.000 € (rentas >40.000 €/año), créditos fiscales para empresas

III. Propuestas Operativas del CGIE: Hacia un Retorno Sostenible e Integrado

Las «PROPOSTAS OPERATIVAS PARA INCENTIVAR EL RETORNO DE LOS EMIGRANTES» que hemos elaborado en el CGIE delinean un enfoque integrado que va más allá de los incentivos existentes, buscando crear un ecosistema completo de apoyo para los repatriados.

A. Gobernanza y Soporte Institucional Propuesto

Desde el CGIE, proponemos una estructura de gobernanza robusta para asegurar la eficiencia en la gestión de los incentivos. Planteamos confiar la administración de estos a las Consejerías de Trabajo regionales, en estrecha colaboración con las Consultas de la Emigración. Esto implica la creación de oficinas regionales dedicadas y ventanillas municipales para ofrecer asistencia directa a los repatriados. Un elemento crucial es la participación de los patronatos, que brindarían apoyo burocrático y facilitarían la inserción social.

En cuanto a la financiación, proponemos un modelo mixto que integre fondos regionales con recursos estatales y europeos, como los del PNRR (Plan Nacional de Recuperación y Resiliencia) y el Fondo Social Europeo. Además, buscamos alianzas estratégicas con el sector privado, incluyendo bancos y asociaciones profesionales. Esta estructura de gobernanza propuesta enfatiza nuestro compromiso de agilizar el proceso de repatriación mediante la coordinación multinivel y las asociaciones público-privadas, abordando los posibles obstáculos burocráticos que a menudo disuaden a los repatriados. La repatriación es un proceso complejo que involucra múltiples niveles de gobierno y entidades privadas. La propuesta de «ventanillas únicas» y la coordinación entre los niveles regional, municipal y de patronato abordan directamente el desafío común de la complejidad burocrática. Al involucrar a socios del sector privado para la financiación, también indicamos un enfoque realista para la movilización de recursos. Esta estructura de gobernanza integral es fundamental para garantizar la viabilidad práctica del proceso de retorno, haciéndolo verdaderamente ventajoso para los individuos.

B. Instrumentos Económicos y de Apoyo para el Retorno

Hemos identificado la necesidad de apoyo financiero directo para mitigar las barreras iniciales del retorno.

En el ámbito del apoyo a los ingresos y la vivienda, proponemos dos instrumentos clave:

  • El Préstamo de Honor está diseñado para cubrir los gastos de traslado e instalación de las familias, especialmente aquellas con hijos menores. Se caracterizaría por un reembolso gradual y tasas de interés bonificadas, siguiendo un modelo similar a los esquemas de «repatriación voluntaria» para inmigrantes.
  • El Ingreso de Transición ofrecería apoyo económico durante los primeros 12 a 24 meses posteriores al regreso. Incluiría contribuciones para el alquiler o la hipoteca, y un bono de energía para quienes decidan establecerse en áreas con riesgo de despoblación.

En cuanto a las facilitaciones de vivienda, planteamos:

  • Préstamos Hipotecarios Bonificados (Mutui Agevolati) con tasas de interés reducidas y garantías públicas, como la extensión del Fondo Consap a los impatriados. Se daría acceso prioritario a inmuebles a precios moderados.
  • Contribuciones para la Rehabilitación Energética de viviendas.

El enfoque en el «Préstamo de Honor» y el «Ingreso de Transición» revela una profunda comprensión de las barreras financieras iniciales para el retorno, particularmente para las familias, y tiene como objetivo mitigar el impacto económico inmediato de la reubicación. Esto va más allá de las meras exenciones fiscales para abordar los costos de vida fundamentales. Si bien los incentivos fiscales son atractivos, los costos inmediatos de mudarse, encontrar vivienda y establecer una nueva vida pueden ser prohibitivos. El «Préstamo de Honor» aborda directamente los gastos de reubicación, y el «Ingreso de Transición» proporciona una red de seguridad financiera crucial durante el período inicial más vulnerable. Esto demuestra un enfoque pragmático y empático, reconociendo que una repatriación exitosa requiere más que solo beneficios fiscales a largo plazo; necesita apoyo inmediato y tangible para garantizar la estabilidad y reducir el riesgo financiero para los repatriados, especialmente aquellos con dependientes.

C. Inserción Laboral y Formación Profesional

Para asegurar una integración económica sostenible, nuestras propuestas incluyen un fuerte componente de apoyo al empleo y la formación.

Prevemos incentivos para las empresas, como reducciones del 30-50% en las contribuciones para aquellas que contraten a impatriados, priorizando a menores de 40 años y mujeres. Además, se ofrecerían créditos fiscales para las contrataciones en sectores estratégicos como el turismo, la agricultura y la artesanía.

En el ámbito de la formación y autonomía, proponemos:

  • Rutas de recalificación con cursos financiados por las Regiones y el Estado, haciendo hincapié en el reconocimiento de títulos extranjeros.
  • Apoyo al emprendimiento a través de microcréditos a tasa cero de hasta 50.000 € para quienes deseen iniciar un negocio, complementados con incubadoras territoriales para startups en áreas internas.

Este enfoque integral de la integración en el mercado laboral, que combina incentivos para los empleadores con apoyo directo para el desarrollo de habilidades y el emprendimiento, tiene como objetivo garantizar no solo el retorno, sino también una integración económica sostenible. No basta con traer de vuelta a la gente; necesitan un empleo viable. Al ofrecer incentivos a las empresas, nuestras propuestas crean demanda de mano de obra repatriada. Simultáneamente, al proporcionar cursos de recalificación y microcréditos, capacitamos a los repatriados para que adapten sus habilidades o creen sus propias oportunidades. Esta estrategia de doble vía garantiza que los repatriados puedan convertirse rápidamente en miembros productivos de la fuerza laboral italiana, contribuyendo a la economía y reduciendo el riesgo de un efecto «boomerang» (regresar solo para irse de nuevo por falta de oportunidades).

D. Simplificación Burocrática e Integración Social

Reconociendo que las barreras para el retorno no son solo económicas, proponemos medidas para facilitar la adaptación y el bienestar social.

Estableceríamos ventanillas únicas para agilizar los procedimientos de residencia, reconocimiento de cualificaciones y acceso a incentivos, reduciendo la carga administrativa para los repatriados.

Para la integración social, fomentaríamos redes locales que incluyan programas de mentoring y networking con asociaciones de emigrantes, así como convenios con servicios sanitarios y escolares para apoyar a las familias en su proceso de integración.

La priorización de la simplificación burocrática y la integración social reconoce las barreras no financieras para el retorno, como la complejidad administrativa y el aislamiento social, que son cruciales para el éxito a largo plazo. Más allá de las preocupaciones financieras y laborales, las complejidades prácticas de establecer una vida en un nuevo país (incluso el de origen ancestral) pueden ser desalentadoras. Las «ventanillas únicas» abordan directamente la fricción administrativa. Las «redes locales» y los acuerdos para familias (salud, escuela) reconocen los desafíos sociales y prácticos de la integración, especialmente para familias con hijos. Esto demuestra una comprensión holística del viaje de repatriación, abordando la infraestructura «blanda» necesaria para un asentamiento exitoso y a largo plazo.

E. Desarrollo Territorial y Repoblación de Áreas Marginales

Un componente estratégico clave de nuestras propuestas es el uso del retorno como herramienta para el desarrollo territorial equilibrado y la lucha contra la despoblación interna.

Planteamos incentivos para áreas rurales y borghi (pueblos pequeños), como la oferta de «Casas a 1 €» con obligación de reforma (combinables con bonos regionales), exenciones de IMU/TASI por 5 años y descuentos en servicios locales.

Para estimular la economía en estas zonas, proponemos incentivos para empresas, incluyendo desgravaciones fiscales para actividades económicas establecidas en municipios con menos de 5.000 habitantes.

El enfoque explícito en «aree interne» y «comuni a rischio spopolamento» revela una intención estratégica de aprovechar la repatriación como una herramienta para el desarrollo regional equilibrado y para combatir el declive demográfico interno de Italia, convirtiendo un desafío en una oportunidad. Italia se enfrenta a una importante migración interna de las zonas rurales a las ciudades, lo que provoca la despoblación de muchos pueblos y aldeas más pequeños. Al ofrecer incentivos muy atractivos (como casas a 1 €, exenciones de IMU/TASI e incentivos empresariales) específicamente para estas áreas, nuestras propuestas pretenden redirigir a los repatriados hacia donde más se les necesita. Esto no se trata solo de traer gente de vuelta a Italia; se trata de dónde se asientan, lo que demuestra un componente sofisticado de planificación espacial en la estrategia de repatriación.

La siguiente tabla resume las principales propuestas operativas del CGIE:

Área de IntervenciónInstrumentosBeneficiarios
GobernanzaOficinas regionales, ventanillas municipales, patronatosEmigrados y descendientes
Apoyo económicoPréstamo de honor, Renta de transiciónFamilias con hijos menores
Trabajo y formaciónDesgravaciones fiscales, cursos de recalificación, microcréditoTrabajadores y aspirantes a emprendedores
ViviendaPréstamos hipotecarios bonificados, contribuciones a reformasQuien compra/reforma primera vivienda
Áreas internasCasas a 1 €, exenciones fiscales, incentivos para empresasResidentes en municipios en riesgo de despoblación

IV. La Propuesta «Controesodo»: Extendiendo y Potenciando los Beneficios Fiscales

La «Apéndice – Propuesta del grupo Controesodo», en la que hemos participado, introduce un mecanismo innovador que permite a los beneficiarios de los regímenes fiscales existentes para impatriados prolongar sus ventajas fiscales por 3 periodos impositivos adicionales. Esta extensión está condicionada al cumplimiento de requisitos de inversión específicos dentro de los seis meses siguientes a la entrada en vigor de la disposición o doce meses desde el traslado de la residencia a Italia.

Las opciones de inversión que permiten esta prórroga son diversas y buscan canalizar capital hacia la economía italiana:

  • Acciones en Euronext Growth Milan: Una inversión mínima de 100.000 € en acciones de sociedades anónimas con sede legal en Italia, cotizadas en el segmento Euronext Growth Milan de Borsa Italiana. Se requiere un compromiso de no vender las participaciones durante al menos tres años.
  • Planes de Ahorro a Largo Plazo (PIR): Una inversión total de al menos 100.000 € en uno o más planes de ahorro a largo plazo (PIR), con un compromiso de mantener las inversiones durante al menos cinco años.
  • Bonos del Tesoro Polienales (BTP): Adquisición de al menos 500.000 € en Bonos del Tesoro Polianuales con una vida residual de al menos 10 años en el momento de la compra, con un compromiso de tenencia de cinco años.
  • OICR coinversores del FNSI: Suscripción de al menos 100.000 € en participaciones de OICR (Organismos de Inversión Colectiva en Valores Mobiliarios) de nueva constitución que sean coinversores del Fondo Nacional Estratégico Indirecto (FNSI), siempre que dichos OICR estén abiertos a la suscripción por parte de inversores individuales.
  • Start-ups innovadoras: Una inversión de al menos 100.000 € en startups innovadoras, con un compromiso de no transferir la participación durante al menos cinco años.
  • Donaciones para investigación científica: Una donación liberal en dinero de al menos 50.000 € a fundaciones y asociaciones reconocidas dedicadas a la investigación científica.

Estas inversiones no solo permiten prolongar las ventajas fiscales existentes para los repatriados, sino que también vinculan los beneficios fiscales continuos a una inyección directa de capital en la economía italiana, fomentando el compromiso a largo plazo y la contribución económica de los repatriados.

Las condiciones y requisitos para acceder a esta extensión incluyen:

  • La opción se ejerce mediante el pago de un importe equivalente al 0,5% de la renta sujeta al beneficio del periodo impositivo anterior.
  • La suma de las inversiones realizadas en acciones, planes de ahorro y OICR (categorías a, b y d) no puede ser inferior a 30.000 €.
  • Los importes mínimos de inversión se reducen en un cuarto para aquellos con al menos un hijo a cargo, y a la mitad para aquellos con al menos tres hijos a cargo.
  • Los trabajadores que ejerzan esta opción se comprometen a mantener la residencia fiscal en Italia durante 4 años; el incumplimiento de este requisito conlleva la pérdida de los beneficios y la recuperación de los ya disfrutados, más los intereses correspondientes.
  • La Agencia Tributaria tiene el mandato de emitir códigos tributarios específicos para ejercer esta opción dentro de los sesenta días siguientes a la entrada en vigor de la disposición.

La propuesta «Controesodo» representa una evolución sofisticada de la política de repatriación, que va más allá de la mera atracción para centrarse en la retención y la contribución activa, vinculando los beneficios fiscales a la inversión a largo plazo en la economía italiana. Esto refleja nuestra visión de aprovechar a los repatriados como fuente de capital y estímulo económico. Si bien los incentivos iniciales de repatriación se centran principalmente en atraer capital humano, la propuesta «Controesodo» añade una nueva dimensión: incentiva la entrada de capital financiero y el compromiso a largo plazo. Al exigir inversiones significativas en empresas italianas, bonos del gobierno o investigación, transforma a los repatriados en contribuyentes e inversores económicos activos. Se trata de un movimiento estratégico para maximizar el beneficio económico de la repatriación, haciendo que el retorno no se trate solo de individuos, sino de aprovechar su riqueza y compromiso para el desarrollo nacional. Esto también implica una visión a largo plazo del impacto de la repatriación.

V. El CGIE como Catalizador: Superando los Desafíos de la Ley 74/2025

El conjunto integral de incentivos y propuestas que hemos promovido desde el CGIE crea un marco abrumadoramente ventajoso para los ítalo-descendientes que regresan a Italia. Este «ecosistema integrado» aborda cada aspecto crítico del viaje de retorno: desde los obstáculos financieros inmediatos (Préstamo de Honor, Ingreso de Transición) hasta la estabilidad financiera a largo plazo (generosos beneficios fiscales y sus extensiones vinculadas a la inversión), soluciones de vivienda, un sólido apoyo al empleo y al emprendimiento, y mecanismos cruciales de integración social.

Este enfoque holístico asegura que las «condiciones muy ventajosas» para el retorno no sean meramente teóricas, sino tangibles e impactantes, mitigando o eclipsando inherentemente cualquier posible complejidad o limitación percibida que pudiera surgir de la hipotética «Ley 74/2025 de Ciudadanía». La fuerza de estos incentivos es tal que hacen que la decisión de regresar sea convincente, independientemente de otros matices legislativos. La naturaleza multifacética e integrada de nuestras propuestas actúa como un poderoso contrapeso a cualquier legislación restrictiva sobre la ciudadanía, priorizando eficazmente la facilitación práctica del retorno sobre los posibles obstáculos burocráticos. La fuerza del argumento reside en la abrumadora ventaja que ofrecen los incentivos. La naturaleza integral de las propuestas (fiscales, de vivienda, de empleo, sociales, de inversión) significa que, incluso si la adquisición de la ciudadanía se vuelve más compleja, los beneficios de vivir y trabajar en Italia se vuelven tan atractivos que podrían compensar o simplificar la decisión de regresar. Nuestra estrategia reconoce implícitamente los posibles desafíos externos (como una ley restrictiva) y diseña proactivamente un sistema tan robusto que minimiza su impacto en el objetivo final de una repatriación exitosa.

Nuestra previsión y planificación estratégica son evidentes en el desarrollo de un marco tan robusto y adaptable. Nuestra visión se extiende más allá de la simple atracción de repatriados; tiene como objetivo asegurar su integración exitosa y su contribución a largo plazo al tejido social y económico de Italia. Esta postura proactiva subraya nuestro compromiso con la diáspora y la futura prosperidad de Italia.

VI. Conclusiones y Recomendaciones Estratégicas

El amplio y profundo abanico de incentivos nacionales y regionales, junto con las exhaustivas propuestas operativas y las innovadoras extensiones vinculadas a la inversión, demuestra un profundo compromiso para facilitar el retorno de los ítalo-descendientes. Estas medidas se alinean con los objetivos declarados en el documento: ampliar el acceso a los incentivos también a trabajadores no hiper-cualificados, crear un ecosistema integrado para un retorno sostenible y promover activamente el repoblamiento de las áreas marginales.

Desde el CGIE, nos hemos posicionado como arquitectos y defensores de estas políticas con visión de futuro. Nuestro trabajo incansable busca transformar el concepto abstracto de regresar a Italia en una realidad tangible, viable y altamente atractiva, asegurando que la diáspora siga siendo una parte vital del futuro de nuestra nación.

Para materializar plenamente el potencial de estas propuestas, la implementación rápida y coordinada es primordial. Esto incluye la pronta promulgación de decretos regionales y el establecimiento de protocolos sólidos con instituciones financieras y asociaciones profesionales. El desarrollo y la plena utilización de plataformas digitales, como un «Sportello Unico per l’Emigrato» (Ventanilla Única para el Emigrado), son cruciales para agilizar el acceso a la información y a los incentivos, así como para un seguimiento eficaz del proceso de repatriación. El éxito de estas ambiciosas propuestas depende de una implementación eficaz y un seguimiento continuo, lo que requiere una fuerte voluntad política y coordinación interinstitucional. El documento enumera «Decretos de aplicación regionales», «Protocolos con bancos y asociaciones» y «Monitoreo a través de plataformas digitales» como herramientas de implementación. Esto implica que las propuestas no se ejecutan por sí solas. La efectividad de estas políticas bien diseñadas depende de una ejecución eficiente, una colaboración intersectorial y un monitoreo transparente para garantizar que las «condiciones ventajosas» prometidas se hagan realidad para los repatriados.

Fuentes

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Rapporto di gestione 2024 -2025

Un Ponte Strategico per la Diaspora Italo-Venezuelana

Contesto del CGIE e la sua Rilevanza Globale

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) si erge come la massima espressione della diaspora italiana a livello mondiale, fungendo da organo consultivo fondamentale per il Governo e il Parlamento italiano. Il suo mandato si fonda sui principi costituzionali della Repubblica Italiana, cercando attivamente il miglioramento delle condizioni di vita degli italiani residenti fuori dall’Italia. Inoltre, si concentra sul rafforzamento dei loro legami con la sfera politica, culturale, economica e sociale del loro paese d’origine, e sulla salvaguardia dei loro diritti lavorativi e sociali.

Istituito dalla Legge 368/1989 e successivamente modificato dalle Leggi 198/1998 e 89/2014, il CGIE possiede una solida base legale e strategica. Questa fondazione è essenziale per comprendere l’ampiezza e la profondità delle responsabilità che ricadono sul CGIE e sui suoi rappresentanti. Questo aspetto è di vitale importanza nell’ambito della diplomazia della diaspora, dove la fiducia e la trasparenza sono pilastri insostituibili per una gestione efficace e il mantenimento della coesione comunitaria.

Introduzione alla Gestione dell’Ingegnere Antonio Iachini e lo Scopo del Rapporto

In questo contesto istituzionale, l’ingegnere Antonio Iachini, rappresentante del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – Venezuela per il periodo 2023-2027, ha esercitato una gestione caratterizzata da notevole dinamismo e proattività sin dall’inizio del suo mandato, consolidandosi intensamente a partire dal giugno 2024. Il suo lavoro si è concentrato sulla difesa e la promozione degli interessi della comunità italiana e italo-venezuelana, con un forte impegno nel rafforzamento dei legami politici, culturali, economici e sociali con l’Italia, senza trascurare il legame vitale e costruttivo con il Venezuela, suo paese di residenza. Questo approccio evidenzia uno stile di leadership che non è meramente reattivo, ma anticipa le esigenze e opera con efficacia in un contesto binazionale complesso, dimostrando una comprensione strategica dell’equilibrio tra i legami ancestrali e le realtà attuali.

Il presente rapporto di “rendicontazione” documenta in modo esaustivo le attività e i risultati di questa gestione dal giugno 2024 ad oggi. Il suo obiettivo è duplice: da un lato, servire come esercizio di trasparenza e rendicontazione, fondamentale per la legittimità e la fiducia nella gestione pubblica; dall’altro, evidenziare l’impatto della sua leadership sulla comunità. Un aspetto distintivo di questa gestione è stato l’uso di canali di comunicazione strategici. L’account Instagram (@cgievenezuela), ad esempio, è stato fondamentale per stabilire un legame diretto ed efficace con la comunità e le istituzioni alleate, amplificando la portata delle iniziative e garantendo una comunicazione fluida con i suoi connazionali. La scelta di questa piattaforma digitale non è casuale, ma rappresenta un adattamento innovativo alle sfide del contesto venezuelano, alla ricerca di una diffusione agile e visiva che raggiunga un pubblico più ampio e diversificato, comprese le nuove generazioni di italo-venezuelani che utilizzano principalmente i social network come principale fonte di informazione. Questo approccio moderno non solo informa, ma promuove anche la partecipazione attiva e il senso di appartenenza tra i membri della diaspora, elementi cruciali per la coesione comunitaria.

Contesto Operativo: Sfide e Resilienza in Venezuela

La gestione si sviluppa in un contesto venezuelano caratterizzato da significative sfide socioeconomiche che impattano la vita quotidiana della comunità italo-venezuelana. Queste circostanze hanno generato uno scenario che richiede un adattamento costante e un’attenzione particolare alle esigenze dei connazionali, specialmente per quanto riguarda la continuità dei servizi e dei processi essenziali per mantenere il loro legame con l’Italia. Il contesto venezuelano è stato segnato da tensioni sociali e sfide umanitarie, inclusa la scarsità di medicinali, l’insicurezza personale e l’interruzione dei servizi di base, il che ha generato una particolare vulnerabilità per alcuni segmenti della popolazione, specialmente gli anziani e coloro con condizioni di salute preesistenti.

In questo complesso scenario, la gestione non si limita alla mera promozione culturale e alla connessione comunitaria; implica un delicato equilibrio. Si deve promuovere attivamente l’identità e gli interessi italiani mentre, contemporaneamente, si naviga e si difende il benessere della comunità italiana in una realtà venezuelana che spesso presenta ostacoli unici.

I. La Gestione Istituzionale: Visione e Portata della Rappresentanza

Poteri consultivi e programmatici inerenti alla carica

Un consigliere agisce come rappresentante diretto delle comunità italiane all’estero, dotato di poteri consultivi, cognitivi e programmatici. La sua funzione principale è quella di formulare raccomandazioni, iniziative e decisioni che contribuiscano allo sviluppo e al benessere della comunità, con una forte enfasi sulla responsabilità e l’inclusione politica. Questa rappresentanza va oltre la semplice comunicazione, poiché implica una capacità attiva di influenzare l’agenda politica e sociale dell’Italia per quanto riguarda i suoi cittadini all’estero.

Si tratta di un progresso oltre la mera conservazione culturale verso un modello più dinamico, reattivo e inclusivo di partecipazione della diaspora, assicurando che il CGIE rimanga rilevante per le generazioni future.

Filosofia e Obiettivi che Guidano l’Attuale Gestione

Dall’insediamento ufficiale avvenuto il 19 giugno 2023, e con un’intensificazione delle attività a partire da giugno 2024, la gestione si è concentrata sul consolidamento e il rafforzamento del patrimonio culturale, educativo, economico e sociale della comunità italo-venezuelana, nonché sul mantenimento dei legami essenziali con l’Italia. I suoi obiettivi si allineano con l’ambiziosa agenda del CGIE per il primo semestre del 2025, che include il miglioramento della sicurezza del voto all’estero, la facilitazione dei processi di cittadinanza e la promozione di incentivi per il ritorno degli italiani, temi di massima rilevanza per la comunità in Venezuela.

La filosofia che guida questa gestione si fonda sulla comprensione e valorizzazione del patrimonio culturale come veicolo essenziale per promuovere il dialogo interculturale e il rispetto reciproco. Questa visione si concretizza in iniziative che non solo celebrano l’italianità, ma cercano attivamente l’integrazione culturale e il beneficio reciproco tra le comunità italiana e venezuelana.

II. Assi Strategici di Azione e Risultati Rilevanti (Giugno 2024 – Attualità)

La gestione da giugno 2024 si è articolata attorno a diversi assi strategici, riflettendo un impegno integrale con la comunità italo-venezuelana.

A. Promozione Culturale e Rafforzamento dell’Italianità

La cultura italiana è stata un pilastro fondamentale nella gestione, fungendo da veicolo per rafforzare l’identità e i legami con l’Italia.

IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (Novembre 2024)

La IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, celebrata dal 14 al 24 novembre 2024, è stata una delle iniziative più rilevanti. Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, questa settimana ha avuto come obiettivo principale valorizzare l’eccellenza della filiera agroalimentare italiana a livello globale, sottolineando non solo la qualità dei suoi prodotti, ma anche la tradizione e l’innovazione culinaria che definiscono la gastronomia italiana.

I Edizione del Concorso di Maschere di Carnevale “Miti e Leggende Siciliane” (Febbraio-Marzo 2025)

Un’altra iniziativa culturale di grande impatto è stata la I Edizione del Concorso di Maschere di Carnevale “Miti e Leggende Siciliane”, in programma tra il 27 febbraio e il 20 marzo 2025. È stato spiegato che questo concorso rende omaggio alla Sicilia, un’isola con una significativa presenza di immigrati in Venezuela, e ha come obiettivo primario promuovere l’integrazione culturale attraverso la ricca mitologia e le tradizioni siciliane. Questo evento non cerca solo l’espressione artistica, ma approfondisce anche la conoscenza delle radici culturali, permettendo ai partecipanti di esplorare personaggi e narrazioni che hanno plasmato l’identità siciliana nel corso dei secoli.

Il concorso è riuscito a coinvolgere una dozzina di istituti e corsi di italiano a Caracas, Maracay e altre località, inclusa la Società Dante Alighieri e diverse Case D’Italia, promuovendo una partecipazione massiccia e decentralizzata. Questa attività non solo promuove la creatività, ma serve anche come ponte intergenerazionale per la trasmissione della cultura italiana, incentivando i giovani a scoprire e valorizzare l’eredità dei loro antenati. L’attenzione alla mitologia e alle tradizioni siciliane, insieme alla partecipazione decentralizzata delle istituzioni educative, dimostra una strategia di promozione culturale che è al tempo stesso specifica (radicata in una regione ad alta migrazione) e di ampio respiro, assicurando la trasmissione culturale alle nuove generazioni e promuovendo l’integrazione familiare, importante risorsa per la nostra diaspora.

B. Promozione Educativa

L’impegno per l’istruzione e la formazione professionale è un asse centrale della gestione, focalizzato sullo sviluppo delle capacità e sul rafforzamento dei legami con l’Italia attraverso la conoscenza.

XXIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (Ottobre 2024)

Nel mese di ottobre 2024, si è celebrata la XXIV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, con il progetto “El libro que nos inspira” (Il libro che ci ispira). Questa iniziativa, promossa dal rappresentante del Consiglio Generale degli Italiani in Venezuela e dalla Società Dante Alighieri di Maracay, ha riunito studenti della lingua italiana in Venezuela. Essi hanno condiviso riflessioni personali sui libri scritti o tradotti in italiano che più li hanno ispirati. Con il tema centrale di questa edizione, “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe” (“L’italiano e il libro: il mondo tra le righe”), si è celebrata la lingua italiana come un ponte tra culture e un mezzo per trasmettere idee, arte e umanità.

Partecipazione alla Prima Conferenza delle Scuole Italiane all’Estero (Aprile 2025)

La partecipazione alla Prima Conferenza delle Scuole Italiane all’Estero ha avuto luogo il 14 aprile al MAXXI di Roma. Questo evento, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), ha avuto come obiettivo rafforzare il coordinamento e il dialogo tra le scuole italiane a livello globale, promuovendo lo scambio di migliori pratiche e l’arricchimento dell’offerta educativa. La presenza del Venezuela in questo forum globale è una testimonianza dell’impegno del paese per un’istruzione italiana di qualità e della rilevanza delle sue istituzioni educative.

Sono stati evidenziati gli interventi di scuole paritarie di tutto il mondo, inclusa quella di Leonardo Capaldo, coordinatore didattico della Scuola Italiana Agustín Codazzi a Caracas, la cui presentazione ha sottolineato l’eccellenza accademica e pedagogica della scuola venezuelana. La gestione, nel suo ruolo di promozione e diffusione, ha informato la comunità su questa importante partecipazione, che sottolinea il valore dell’istruzione italiana in Venezuela e il suo riconoscimento internazionale, incentivando più studenti a optare per questo modello educativo. La promozione dell’eccellenza dell’istruzione italiana in Venezuela attraverso la partecipazione a conferenze globali è un atto di diplomazia educativa. Non solo rafforza la qualità delle istituzioni locali, ma proietta anche l’influenza culturale ed educativa dell’Italia a livello internazionale, attirando nuove generazioni e consolidando il prestigio del sistema educativo italiano all’estero.

Sostegno all’Insegnamento della Lingua e Cultura Italiana

Il sostegno all’insegnamento della lingua e cultura italiana si manifesta in diversi modi. L’attiva inclusione di scuole e della Società Dante Alighieri nel Concorso di Maschere è una chiara dimostrazione del supporto diretto all’istruzione della lingua e cultura italiana in Venezuela. Queste istituzioni, fondamentali per la diffusione della lingua, beneficiano dell’impulso che iniziative come questa conferiscono loro, rafforzando la loro iscrizione e il loro impatto.

La Società Dante Alighieri di Maracay, ad esempio, ha svolto continue attività di promozione della lingua e cultura italiana, incluse le certificazioni PLIDA, il che si allinea direttamente con gli obiettivi educativi del CGIE garantendo uno standard di qualità nell’insegnamento dell’italiano. Queste azioni contribuiscono alla vitalità della lingua italiana e alla trasmissione della sua ricchezza culturale alle nuove generazioni, assicurando che la lingua rimanga un ponte vivo tra le culture. Il sostegno continuo a istituzioni come la Società Dante Alighieri e l’integrazione dell’insegnamento della lingua in iniziative culturali dimostra una comprensione che la vitalità della lingua è fondamentale per la sopravvivenza dell’identità culturale. Questo è un investimento a lungo termine nella coesione della diaspora.

C. Impulso Economico e Relazioni Bilaterali

L’impulso alle relazioni economiche e commerciali tra Italia e Venezuela è una componente vitale per la prosperità della comunità e il rafforzamento dei legami bilaterali.

L’interazione con la Camera di Commercio Italo-Venezuelana (CAVENIT) è fondamentale. CAVENIT è un’istituzione pilastro dedicata a promuovere lo scambio economico tra i due paesi, con la missione esplicita di stimolare il commercio e gli investimenti e promuovere le relazioni imprenditoriali e la cooperazione binazionale.
 Questa Camera svolge un ruolo cruciale nel facilitare gli affari, organizzare missioni commerciali e fornire informazioni strategiche alle aziende interessate al mercato italo-venezuelano.
La collaborazione della direzione con CAVENIT è stata continua e strategica, come dimostra la sua attiva partecipazione all’organizzazione della IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo nel novembre 2024, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Caracas e l’Istituto Italiano di Cultura. Questo tipo di eventi non solo promuove il networking tra imprenditori italiani e venezuelani, creando un ambiente favorevole a nuovi investimenti e alleanze. Questa interazione è fondamentale per promuovere opportunità commerciali e facilitare programmi di formazione imprenditoriale, contribuendo alla creazione di valore per gli imprenditori di entrambi i paesi e aprendo nuove vie per lo sviluppo economico e la collaborazione bilaterale.

Impegno sociale e tutela della comunità italiana in Venezuela

L’assistenza sociale e il supporto diretto alla comunità italiana in Venezuela costituiscono una priorità, specialmente in un ambiente che presenta sfide significative.

Accompagnamento e Difesa dei Diritti degli Italiani in Venezuela

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), attraverso il suo rappresentante Antonio Iachini, ha attivato con urgenza canali istituzionali per far fronte alla grave situazione che colpisce i connazionali in Venezuela. Sono state inviate multiple comunicazioni ufficiali ai Ministeri competenti in Italia per richiedere risorse economiche e assistenza sanitaria, con particolare attenzione ai casi più vulnerabili aggravati dalla crisi. In un contesto segnato da carenza di medicinali, insicurezza e interruzioni dei servizi basici, il CGIE ha riaffermato il suo fermo impegno nella protezione dei diritti degli italiani residenti, concentrandosi soprattutto sugli anziani. “Nessun connazionale deve sentirsi abbandonato” – questo il principio cardine che guida le nostre azioni, in costante coordinamento con le istituzioni italiane per garantire supporto concreto e tutela della dignità di tutta la comunità.

Advocacy per la Cittadinanza e il Voto all’Estero

Un aspetto cruciale della gestione è stato l’advocacy per la cittadinanza e il voto all’estero. Dopo la promulgazione del Decreto Legge n. 32/2025 il 27 marzo, che introduce una riforma alla cittadinanza italiana, Antonio Iachini ha reagito immediatamente, pubblicando 7 video con un’analisi dettagliata. Questa azione lo ha posizionato come il primo Consigliere del CGIE, e forse l’unico, ad allertare in modo così diretto il mondo su quello che considerava un grave errore giuridico che escludeva quasi 80 milioni di italiani dal diritto alla cittadinanza per ius sanguinis che spettava loro, un diritto che si è mantenuto per generazioni e che costituisce un pilastro dell’identità italiana all’estero.

Questo intervento di alto impatto, riflesso sul suo account Instagram (@cgievenezuela), è considerato dalla comunità come ciò che ha avuto maggiore ripercussione in tutta la sua gestione, convalidando la tesi che l’italianità persiste attivamente in ogni evento e attività di promozione culturale all’estero, e che la connessione per ius sanguinis è una parte inalienabile di tale identità. La gestione ha anche informato che la plenaria del CGIE si riunirà con il Presidente Sergio Mattarella nel giugno 2025 per presentare petizioni relative a questa nuova Legge sulla Cittadinanza, la quale è stata ampiamente respinta dagli italiani all’estero, dimostrando un’azione concertata a livello istituzionale per invertire gli effetti di questa riforma. Questo tema, insieme alla sicurezza del voto all’estero, fa parte dell’ambiziosa agenda del CGIE per il primo semestre del 2025, dimostrando una proattività nella difesa dei diritti fondamentali della diaspora.

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Decreto cittadinanza, CGIE: siamo pronti a svolgere il nostro ruolo

Consiglio Generale degli Italiani all’Estero | Ufficio stampa

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero è l’unica istituzione italiana che rappresenta non solo gli italiani, ma anche gli italodiscendenti. In tutto il mondo i nostri Consiglieri, così come quelli dei Comitati degli italiani all’estero (Com.It.Es.), da venerdì 28 marzo sono impegnati nel confronto con le nostre comunità nel mondo, molto toccate dall’applicazione del Decreto- legge n. 36 “Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza”, che ha determinato la sospensione della trascrizione degli atti di nascita da parte degli uffici anagrafici dei consolati. La necessità di una riforma era evidente al CGIE, tanto che la sua trattazione era stata individuata quale priorità per l’agenda del primo semestre 2025 perché crediamo nel rafforzamento di una cittadinanza consapevole; l’attualità ha imposto un’accelerazione al processo, nel quale saremo coinvolti per fornire i pareri obbligatori previsti dalla legge. Già da lunedì 31 marzo il Comitato di Presidenza, riunito a Roma, ha avviato interlocuzioni in materia con il sottosegretario di Stato agli Affari esteri e alla cooperazione internazionale Giorgio Silli, il direttore generale della DGIT del MAECI Luigi Maria Vignali, con le Commissioni Affari esteri dei due rami del Parlamento e con i Gruppi parlamentari per ottenere chiarimenti in merito e condividere le preoccupazioni manifestate dai propri rappresentati, anche in virtù dello strumento legislativo scelto.

Auspichiamo che nel percorso parlamentare di conversione in legge si apportino correttivi al provvedimento; in particolare, va sciolto il nodo relativo al requisito dell’ascendente cittadino italiano di essere nato in Italia o averci vissuto per almeno due anni continuativi prima della nascita del richiedente. Tale misura, unita alla limitazione alle due generazioni, diametralmente opposta alla normativa vigente fino a 24 ore prima, costituisce un cambiamento che non solo disorienta i connazionali nel mondo a causa dell’incertezza sul destino dei già nati, ma pone a rischio il futuro legame del Paese con le sue comunità all’estero.

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CGIE, il Comitato di Presidenza a Roma dal 31 marzo al 3 aprile

Il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si riunisce a Roma dal 31 marzo al 3 aprile con all’ordine del giorno, tra l’altro, la preparazione dell’Assemblea plenaria del prossimo giugno. 

Fitta l’agenda degli incontri istituzionali, a cominciare dal tradizionale scambio con il Sottosegretario agli Affari esteri Giorgio Silli, che a inizio confronto illustrerà la Relazione di Governo. Con il direttore generale della DGIT del MAECI Luigi Maria Vignali si affronteranno le questioni legate al funzionamento della rete consolare, dei Com.It.Es. e del Turismo di Ritorno.

Due giornate saranno prevalentemente dedicate agli incontri con i Gruppi parlamentari, alle audizioni davanti al Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese della Camera dei Deputati, e alla Commissione Affari esteri e difesa del Senato, che verteranno sulle materie d’interesse degli italiani all’estero anche oggetto di proposte di legge, nonché dell’agenda 2025 del CGIE, quali la cittadinanza, la messa in sicurezza del voto all’estero e la nuova mobilità con gli incentivi al rientro; tematiche su cui il CGIE sta coinvolgendo i Com.It.Es. anche attraverso la realizzazione di webinar da parte delle Commissioni tematiche competenti relativi ai temi del welfare e della sostenibilità per i lavoratori italiani all’estero, all’accompagnamento di chi espatria e per il mantenimento del legame con l’Italia dei giovani nati all’estero.

La questione degli incentivi al rientro, oggetto di confronto tra il CGIE e le altre istituzioni, costituisce la base dell’importante accordo di collaborazione tra il Consiglio Generale e il Commissario straordinario per la ricostruzione del sisma del 2016, sen. Guido Castelli, che verrà siglato il 2 aprile a Palazzo Chigi e che prevede l’impegno da parte del Consiglio Generale a pubblicizzare presso le comunità all’estero le misure adottate dallo Stato per il ripopolamento delle aree del Centro Italia interessate e, da parte del Commissario straordinario, a presentare proposte normative tese ad allargare la platea dei beneficiari di tali incentivi.

In programma anche gli incontri con il presidente del cda della Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova Paolo Masini, con il quale saranno riallacciati i fili della collaborazione avviata durante la scorsa Consiliatura, e con il vicepresidente del CNEL Claudio Risso a Villa Lubin. 

La riunione costituirà inoltre l’occasione per commemorare, a un anno dalla sua scomparsa, Michele Schiavone, alla guida del Consiglio Generale dal 2016 al 2024.

Le conclusioni dei lavori verranno illustrate giovedì 3 aprile alle ore 15:30 durante la conferenza stampa che si svolgerà presso la Sala Zuppetti della Farnesina.

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Cronograma Maracay: Casa D´Italia Maracay / Società Dante Alighieri de Maracay / UPEL

Coordenadas:

  • Jueves 20 marzo: Consignación de máscaras
  • Miércoles 26 marzo: Votación y Premiación

Lugar : Casa D´Italia Maracay

Jurado

  • Claudio De Mauri, Casa de Italia de Maracay
  • Margherita Cavani, Società Dante Alighieri
  • Ana Maria Michelangelo, Viceconsulado de Italia en Maracay
  • Francesco Veneziani, CAVENIT Aragua
  • Yanina Ballette, UPEL

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Cronograma del Concurso de Máscaras Colegio San Francisco de Asís

Jueves 13 de marzo
Orientación y entrega de las bases del concurso. ⏰ 8:30 a. m. – 11:30 a. m.
Miércoles 19 de marzo
🎭 Desfile de presentación de las máscaras a la comunidad educativa. ⏰ 9:30 a. m. – 10:30 a. m.
Miércoles 19 y jueves 20 de marzo
🎨 Exposición abierta al público de las máscaras concursantes. ⏰ A partir de las 11:00 a. m.
Viernes 20 de marzo
🏆 Elección de las máscaras finalistas.
👥 Jurado designado:

  • Fundadora Prof. Fina Clemenza de Di Campo
  • Prof. Vita Di Campo
  • Prof. Midoam Salas
  • Prof. Francis Mendoza
  • Prof. Dorotea Fioriello
  • Prof. Ronald Rincón
  • Prof. Tomiris Rodríguez
  • Prof. Angela Reale
  • Prof. Cristina Neri

Viernes 21 de marzo
🥇 Acto de premiación de las máscaras ganadoras. ⏰ 10:30 a. m. 📍 Patio central