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il CGIE celebra la cultura siciliana con un concorsodi maschere di Carnevale ispirate ai suoi miti e leggende.

Dal 27 febbraio al 20 marzo

Il bando è rivolto agli studenti, tra i 12 e i 25 anni, di una dozzina di istituti e corsi di italiano a Caracas, Maracay, Maracaibo, Margarita e Puerto Ordaz. Saranno assegnati oltre 20 premi a creazioni originali e artigianali.

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) in Venezuela ha annunciato il lancio della prima edizione del Concorso delle Maschere di Carnevale “Miti e Leggende di Sicilia”, con l’obiettivo di incentivare la creatività, il lavoro artigianale e la riscoperta delle figure leggendarie che hanno segnato la cultura dell’isola tra i giovani: dagli dei e le ninfe ai giganti e agli spiriti che ne popolano la memoria collettiva.

Circa 2.000 studenti, tra i 12 e i 25 anni, provenienti da una decina di istituzioni italiane partecipanti, sono chiamati a presentare individualmente le loro creazioni originali durante il concorso, che si terrà dal 27 febbraio al 20 marzo e assegnerà più di 20 premi.

 Il concorso organizzato dal CGIE è patrocinato dai Comitati degli Italiani all’Estero (COMITES) di Oriente e Occidente, dalla Federazione delle Associazioni Italo-Venezuelane (FAIV), dalla Camera di Commercio Italo-Venezuelana (Cavenit), dalla Società Dante Alighieri di Maracay, dalla Cattedra di Italiano  della UPEL (Universidad Pedagógica Libertador), dalla Casa D’Italia di Maracay e Maracaibo, l’Università di Margarita (Unimar) e la Cattedra di Italiano della UPEL di Maracay, nucleo Rafael Alberto Escobar Lara.

I misteri della sicilia

Antonio Iachini, Rappresentante del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero in Venezuela, ha spiegato che questa prima edizione rende omaggio alla Sicilia, “in onore dei numerosi immigrati stabilitisi in Venezuela che provengono da quest’isola, la più grande del Mediterraneo, con una grande ricchezza culturale legata, in larga misura, alla mitologia dell’antica Grecia e ad altri popoli, che si fusero con le tradizioni locali per dare origine a storie affascinanti”.

“L’iniziativa mira anche ad aprire spazi per promuovere l’integrazione culturale, la conservazione del patrimonio, salvare i valori e riaffermare l’orgoglio per le radici italiane, oltre a celebrare la diversità culturale della Sicilia, aprendo opportunità per risvegliare l’interesse per i viaggi e la conoscenza di questa regione” ha aggiunto Iachini, il quale appartiene anche alla Commissione VIII del CGIE – incaricata di supervisionare le questioni relative all’innovazione, alla ricerca, agli studi universitari e alla digitalizzazione – e, inoltre, fa parte del Gruppo 1, che è orientato a rafforzare e promuovere la leadership, la partecipazione e lo sviluppo delle donne italiane nel contesto globale.

Allo stesso modo, ricercando le storie della Sicilia, e poi ricreandole attraverso l’espressione plastica, i partecipanti non solo imparano a conoscere gli dei, gli eroi e le creature che fanno parte dell’immaginario, ma mantengono viva la memoria storica e incoraggiano il dialogo tra passato e presente, assicurando che queste tradizioni perdurino per le nuove generazioni. Oltre a recuperare i miti greci che hanno plasmato l’identità dell’isola, il concorso incoraggia anche il riconoscimento delle influenze – delle tradizioni arabe e normanne – che hanno arricchito queste leggende nel corso dei secoli.

Maschere che raccontano storie

 Le opzioni a cui ispirarsi nella creazione delle maschere sono incalcolabili. I miti e le leggende siciliane sono un tesoro culturale che si tramanda di generazione in generazione, ed è rimasto attuale nel tempo, affascinando e incantando chi li conosce. Dalle profondità del mare alla cima dell’Etna, ci sono storie ovunque.

Uno sguardo alla ceramica, all’architettura, alla pittura, alla tradizione orale e alla letteratura siciliana ci porta ad esseri come le Sirene, simbolo di bellezza, seduzione e pericolo nelle acque del Mediterraneo, lo stesso luogo abitato dalla Donna del Mare, spirito marino che protegge i pescatori. Nei campi spicca la presenza del Guardiano della Terra, venerato dai contadini perché spirito protettore delle colture e delle vigne. Mentre il dio del vino e delle feste, Dioniso, è venerato per la sua capacità di ispirare liberazione e celebrazione. Da parte sua, la ninfa Aretusa si trasformò in fonte per sfuggire a un dio innamorato e rappresenta la purezza e l’acqua dell’isola. Secondo le leggende locali, la mitica figura del Gigante di Palmi ha contribuito a modellare il paesaggio siciliano, simboleggiando la forza primordiale della terra. D’altra parte, il ciclope Polifemo e la sua forza bruta sono associati alla forza vulcanica e alla geografia brusca della regione. Aetna, la dea del vulcano Etna, è la madre dei Palici, divinità dei geyser e delle sorgenti di acqua calda.

Ci sono molti altri miti e leggende come quello del pastore Aci e della Nereide Galatea, quello di Demetra e Persefone, le storie e il simbolismo di Medusa, o figure leggendarie come la Sibilla di Siracusa e la Testa di Moro, tra gli altri.

Dal mito alle maschere

Il Concorso delle Maschere di Carnevale “Miti e Leggende della Sicilia” premierà la creazione di maschere realizzate completamente a mano e individualmente, che dimostrino elevati livelli di difficoltà tecnica, creatività e finitura professionale. Il regolamento del concorso prevede che le maschere presentate debbano coprire l’intero volto e parte dei capelli, realizzate con tecniche come cartapesta, modellazione dell’argilla, pelle goffrata, gesso, origami, kirigami, quilling (o filigrana di carta), anche se sono ammessi altri materiali, purché il pezzo sia realizzato a mano al cento per cento. Si prevede che la finitura delle maschere sia paragonabile a quelle realizzate nei carnevali di Acireale o Viareggio, caratterizzate dalla loro bellezza, dettaglio ed eleganza. La giuria, composta da rappresentanti locali delle istituzioni partecipanti, valuterà l’originalità, la complessità della tecnica, l’estetica, i materiali e il collegamento con il tema del concorso.

Istituzioni Concorrenti

Il comitato organizzatore prevede la partecipazione di circa 2.000 studenti provenienti da istituzioni e corsi di studio dell’italiano a Caracas, Maracay, Maracaibo, Margarita e Puerto Ordaz. Per ora, il concorso è rivolto agli studenti di età compresa tra i 12 e i 25 anni degli istituti partecipanti al concorso come: Associazione Civile Scuola Agustín Codazzi, Scuole Simón Bolívar e Giuseppe Garibaldi, Nuestra Señora de Pompei, San Marcos Evangelista e San Francisco de Asís, tutte a Caracas. A Maracay si contendono la Società Dante Alighieri, la Casa D’Italia e la Cattedra di Italiano della UPEL del capoluogo aragonese. Nella città di Maracaibo la gara è tra i partecipanti convocati dal Comites dell’Occidente e dalla Casa D’Italia di questa città. A Margarita sono invitati a partecipare gli studenti dei Dipartimenti d’Arte con menzione in Graphic Design e Lingue dell’Università di Margarita (Unimar) e gli studenti della Fondazione Italia Nostra, nonché gli studenti della Scuola Mariano Picón Salas. Infine, a Puerto Ordaz la competizione si svolgerà presso la Scuola Maria Montessori.

I partecipanti devono presentare le loro maschere in perfette condizioni e pronte per essere esposte nelle rispettive città, rispettando il regolamento del concorso pubblicato sul sito www.cgie.org.ve.

Allo stesso modo, devono includere un video di 30 secondi che identifichi e spieghi certi aspetti come il motivo dell’ispirazione, nonché gli elementi mitologici incorporati. Il termine ultimo per la consegna delle mascherine sarà il 20 marzo.

Premi Divertenti

Il CGIE consegnerà più di 20 premi ai vincitori delle organizzazioni partecipanti in ciascuna regione. Le istituzioni chiamate a concorrere in ciascuna città, ad eccezione di Caracas, concorreranno tra loro per i primi tre posti. A Caracas, gli studenti di ciascuna scuola gareggeranno internamente per i premi.

I primi classificati riceveranno ciascuno una console Sony Playstation 5 Slim Digital. I creatori delle maschereche rimarranno al secondo posto riceveranno le console Nintendo Switch Lite e i terzi posti verranno premiati con tablet Infinix XPAD X1101B.

Per maggiori informazioni e per consultare il regolamento del concorso è possibile visitare il sito https://cgie.org.ve/ oppure connettersi con gli account Instagram @cgievenezuela e YouTube: CGIEvenezuela.

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Bases del Concurso: “Mitos y leyendas de Sicilia”

I Edición Concurso de Máscaras de Carnaval

Fechas

  • Desde el 27 de febrero hasta el 20 de marzo

Organiza

  • Consejo General de los italianos en Venezuela (CGIE)

Jurado

  • Se seleccionará de las autoridades que auspician el concurso

Participan:

Caracas

  • Asociación Civil Escuela Agustín Codazzi
  • Colegio Simón Bolívar y Giuseppe Garibaldi
  • Colegio Nuestra Señora de Pompei
  • Colegio San Marcos Evangelista
  • Colegio San Francisco de Asís

Maracay

  1. Società Dante Alighieri de Maracay
  2. Casa D´Italia Maracay
  3. Cátedra de Italiano de la Universidad Pedagógica Libertador (UPEL) de Maracay, núcleo Rafael Alberto Escobar Lara.

Margarita

  • Cátedras de Arte mención Diseño Gráfico e Idiomas de la Universidad de Margarita (Unimar)
  • Colegio Mariano Picón Salas
  • Academia de Idiomas Fundación Italia Nostra

Puerto Ordaz

  • Colegio María Montessori de Ciudad Bolívar

Maracaibo

  • Casa D´Italia Maracaibo
  • Com.it.es Maracaibo

Auspiciantes:

  • Com.it.es Oriente
  • Com.it.es Occidente
  • CAVENIT
  • Federación de Asociaciones Italiano Venezolanas (FAIV)
  • Società Dante Alighieri de Maracay
  • Cátedra de Italiano de la Universidad Pedagógica Libertador (UPEL) de Maracay, núcleo Rafael Alberto Escobar Lara.
  • Casa D´Italia Maracay
  • Casa D´Italia Maracaibo
  • Universidad de Margarita
  • Academia de Idiomas Fundación Italia Nostra

Premios:

1er premio:

  • Consola Sony Playstation 5 Slim Digital – 1TB / PS5 Slim

2do premio:

  • Consola Nintendo Switch Lite – Hyrule Edition

3er premio:

  • Tablet Infinix XPAD X1101B – 11″ / 4GB / 128GB

Explicación:

Habrá 9 kits de 3 premios cada uno (1er, 2do y 3ero)

¿Cómo serán agrupados?

Caracas (Un kit de premio para cada uno)

  1. Asociación Civil Escuela Agustín Codazzi
  2. Colegio Simón Bolívar y Giuseppe Garibaldi
  3. Colegio Nuestra Señora de Pompei
  4. Colegio San Marcos Evangelista
  5. Colegio San Francisco de Asís

Puerto Ordaz (Un kit de premio)

  1. Colegio María Montessori de Ciudad Bolívar

Maracay (Un kit de premio para los 3) Compiten juntos

  1. Società Dante Alighieri de Maracay
  2. Casa D´Italia Maracay
  3. Alumnos de la especialidad de italiano de la Universidad Pedagógica Libertador (UPEL) de Maracay, núcleo Rafael Alberto Escobar Lara. Profesores: Yannina Ballette Marrix y Mariano Palazzo

Margarita (Un kit de premio para los 3) Compiten juntos

  1. Alumnos de las cátedras de Arte mención Diseño Gráfico e Idiomas de la Universidad de Margarita (Unimar)
  2. Alumnos de la Academia de Idiomas Fundación Italia Nostra
  3. Alumnos del Colegio Mariano Picón Salas.

Maracaibo (Un kit de premio para los 2) Compiten juntos

  1. Convocatoria realizada por el COMITES Maracaibo
  2. Casa D´Italia Maracaibo

Argumento:

Sicilia, la isla más grande del Mediterráneo, es un territorio marcado por una riqueza cultural e histórica extraordinaria. Su mitología, profundamente ligada a la de la antigua Grecia, ha dejado una marca indisoluble en su identidad. Desde el siglo VIII a.C., los griegos trajeron sus mitos y leyendas, que se fusionaron con las tradiciones locales para dar vida a un fascinante universo de historias. Desde el Valle de los Templos en Agrigento hasta las imponentes faldas del Etna, Sicilia es un escenario donde lo divino y lo humano se entrelazan en una narrativa atemporal.

Objetivo

El concurso busca rescatar y difundir la mitología siciliana a través del carnaval, ofreciendo un espacio para la creatividad, el trabajo artesanal y la investigación histórica. Por medio de la creación de máscaras, los participantes podrán reinterpretar relatos ancestrales y darles vida de manera simbólica. Además, el evento fortalece el sentido de comunidad, promueve la identidad cultural y destaca a Sicilia como un destino donde arte e historia convergen.

“Mitos y leyendas de Sicilia” celebra este legado, invitando a redescubrir las figuras legendarias que han marcado la cultura de la isla, desde los dioses y ninfas hasta los gigantes y espíritus que habitan su geografía y su memoria colectiva.

¿Cómo contribuye el estudio de la mitología y la historia de Sicilia a la preservación del patrimonio cultural y a la identidad de la isla?

El estudio de la mitología y la historia de Sicilia a través de este concurso desempeña un papel fundamental en la preservación y transmisión del patrimonio cultural. Al investigar y recrear estas historias, los participantes no solo aprenden sobre los dioses, héroes y criaturas que forman parte del imaginario colectivo siciliano, sino que también comprenden cómo estos relatos han influido en la identidad, las costumbres y el arte de la isla. Este proceso de exploración y creación contribuye a mantener viva la memoria histórica y a fomentar un diálogo entre el pasado y el presente, enriqueciendo la cultura contemporánea y asegurando que estas tradiciones perduren para las futuras generaciones.

Integración:

Además de rescatar los mitos griegos que han dado forma a la identidad siciliana, el concurso ‘Mitos y leyendas de Sicilia’ busca explorar las capas multiculturales que han enriquecido estas historias a lo largo de los siglos. Desde las influencias árabes en la leyenda de la Testa di Moro hasta las tradiciones normandas que dieron vida a los gigantes de Mesina, el evento celebra la diversidad cultural que define a la isla. A través de la creación de máscaras inspiradas en estas leyendas, los participantes no sólo honran el pasado, sino que también reinterpretan estas narrativas desde una perspectiva contemporánea, utilizando técnicas artesanales como la cerámica de Caltagirone y la talla de madera. Además, el concurso se convierte en una plataforma para fomentar el turismo cultural, atraer a visitantes interesados en la historia y la mitología, y apoyar a las comunidades locales. Con talleres educativos, representaciones teatrales y exposiciones, ‘Mitos y leyendas de Sicilia’ no sólo preserva el patrimonio cultural, sino que también lo proyecta hacia el futuro, asegurando que estas historias siguen vivas en la memoria colectiva.

Referencias mitológicas de la isla

En las costas sicilianas resuena el eco de la trágica historia de Aci y Galatea, un amor imposible marcado por los celos de Polifemo, el cíclope cuyo furor es inseparable de la fuerza del Etna. La tierra misma es testigo del eterno ciclo de la vida y la muerte a través del mito de Deméter y Perséfone, cuya historia ha inspirado las antiguas festividades agrícolas y el simbolismo de las estaciones. Pero no solo la tierra, sino también el mar, esconde sus misterios: las sirenas, con su canto hipnótico, representan la dualidad entre la seducción y el peligro, mientras que la enigmática figura de Medusa recuerda la tensión entre la belleza y lo aterrador.

Sicilia también es hogar de divinidades y espíritus que protegen y celebran la vida de sus habitantes. Dionisio, dios del vino y la festividad, es venerado como símbolo de creatividad y libertad, mientras que la Sibila de Siracusa ofrece sabiduría ancestral en forma de profecías. En las entrañas de la isla, el volcán se convierte en la imponente figura de Aetna, la personificación de la lava y el fuego que destruyen y renuevan la tierra. En los campos y viñedos, el enigmático Guardián de la Tierra vela por la fertilidad de los cultivos, mientras que la legendaria Testa di Moro, con su herencia árabe, recuerda la historia de conquistas y pasiones que han forjado la identidad multicultural de la isla.

Desde el espíritu travieso del Folletto del Etna hasta la protectora de los pescadores, la mística Donna del Mare, cada uno de estos mitos es un reflejo de los elementos que conforman Sicilia: el fuego, el agua, la tierra y el viento. Sus historias siguen vivas en la memoria popular, en la cerámica, en la arquitectura y en la tradición oral, siendo un testimonio del vínculo indisoluble entre la isla y sus leyendas.

Figuras específicas:

El mito de Aci y Galatea: En las costas de Sicilia, cerca del Monte Etna, se desarrolla la trágica historia de amor entre la nereida Galatea y el pastor Aci. Polifemo, enamorado de Galatea, celoso de Aci, lo mató aplastándolo con una roca. Galatea, desconsolada, transformó la sangre de Aci en un río que lleva su nombre, el río Aci, que fluye cerca del Etna.

Deméter y Perséfone

Inspiradas en el mito griego, simbolizan el ciclo de la agricultura, la fertilidad y la dualidad entre la vida y la pérdida. Su historia se relaciona con el cambio de las estaciones, muy arraigado en la tradición siciliana.

Polifemo

El cíclope, asociado a la fuerza indómita del volcán Etna, representa la potencia bruta y el misterio de los paisajes volcánicos de la isla.

Las Sirenas

Encarnan la seducción y el peligro del Mediterráneo. Según la leyenda, su canto atraía a los navegantes, simbolizando tanto la belleza como el riesgo de las aguas que rodean Sicilia.

Medusa

Reinterpretada en el contexto local, esta figura mitológica simboliza la dualidad de lo bello y lo amenazante, ofreciendo una imagen poderosa y enigmática.

Arethusa

Una ninfa que, según la leyenda, fue transformada en manantial para escapar de un dios enamorado. Representa la pureza, la renovación y el agua, vital en la isla.

Aetna

Personificación del volcán Etna, cuya furia y erupciones reflejan el poder del fuego y la renovación constante de la tierra siciliana.

Dionisio (Baco)

Dios del vino y la festividad, venerado en Sicilia por su capacidad para inspirar la creatividad y la liberación, en un contexto de celebración y renovación.

La Sibila de Siracusa

Profetisa legendaria que actuaba como puente entre lo divino y lo humano, ofreciendo oráculos y sabiduría ancestral muy valorada en la tradición siciliana.

Il Folletto di Etna

Espíritu travieso de las faldas del Etna, que encarna la conexión entre la naturaleza salvaje y la tradición popular de la isla.

La Donna del Mare

Deidad o espíritu marino, protectora de los pescadores y símbolo de la abundancia del Mediterráneo, reflejando la ineludible conexión de Sicilia con el mar.

Il Gigante di Palmi

Figura mítica que, según las leyendas locales, ayudó a forjar el paisaje siciliano, simbolizando la fuerza primordial de la tierra.

La Regina dei Mostri

Encarnación de la dualidad natural: belleza y terror. Su imagen evoca lo misterioso y lo salvaje, recordándonos la complejidad del entorno y la identidad de la isla.

Il Guardiano della Terra

Espíritu protector de los campos y viñedos, venerado por los agricultores como garante de la fertilidad y la armonía entre la tierra y sus cultivos.

Testa Di Moro

La “cabeza de moro” es un motivo tradicional muy presente en la artesanía siciliana, especialmente en la cerámica. Representa a un guerrero o figura mítica vinculada a la herencia árabe en la isla, simbolizando la lucha, la resistencia y la identidad multicultural de Sicilia.

Rescatar valores

Esta iniciativa rescata valores fundamentales como la identidad cultural, al reafirmar el orgullo por las raíces históricas y mitológicas de Sicilia, y la creatividad e innovación, al fomentar la expresión artística y la reinterpretación de tradiciones antiguas. Además, promueve la educación y el conocimiento, incentivando el estudio y la difusión de la mitología y la historia local, y fortalece los lazos comunitarios al involucrar a personas de todas las edades en una actividad colectiva que celebra el patrimonio cultural. Finalmente, fomenta el respeto por el patrimonio, al valorar y preservar las tradiciones que han dado forma a la identidad siciliana a lo largo de los siglos.

Bases del concurso

El concurso busca premiar la creación de una máscara física de carnaval hecha completamente a mano, que demuestre un alto nivel de dificultad técnica, creatividad y acabado profesional.

Condiciones Generales:

  1. La participación será individual
  2. Cada participante solo podrá postular una máscara. No se admite la multi participación en diferentes sedes.
  3. La persona que participe debe residir en Venezuela y presentar personalmente la máscara según las indicaciones del certamen establecidas en las Bases del Concurso.
  4. Para validar la participación de un postulante debe tener la máscara en físico y el video con el contenido solicitado,así como la inscripción en la planilla de las bases del concurso y aceptación del reglamento.
  5. La organización del concurso se reserva el derecho de quedarse con las máscaras ganadoras, destinándolas a ser presentadas ante el Comitato di Presidenza del CGIE en Roma.
  6. Las entregas parciales están prohibidas, todas las máscaras deben entregarse a las personas designadas por institución en la fecha pautada. Los detalles se anunciarán próximamente.
  7. La convocatoria se realizará para jóvenes entre 12 y 25 años de cualquier nacionalidad.

Requisitos de la Máscara:

  1. La máscara debe cubrir toda la cara y «parte del cabello (no imprescindible)»
  2. Debe estar elaborada utilizando técnicas tradicionales, como el papel maché, modelado en arcilla, cuero repujado, yeso, origami, kirigami, quilling (o filigrana de papel), aunque se permiten otros materiales siempre y cuando la pieza sea 100% artesanal. El acabado debe ser comparable al de las máscaras italianas de carnaval en Acireale o Viareggio, reconocidas por su elegancia y detalle.
  3. El diseño debe estar inspirado en la mitología siciliana, incorporando elementos simbólicos y culturales que reflejan esta rica tradición.

Criterios de Evaluación:

  1. Originalidad: La máscara debe ser única y reflejar un enfoque creativo e innovador.
  2. Técnica: Se valorará la complejidad y maestría en la ejecución de las técnicas utilizadas.
  3. Estética: El diseño debe ser visualmente impactante, con atención al detalle y un acabado impecable.
  4. Conexión cultural: La máscara debe transmitir claramente su inspiración en la mitología siciliana.
  5. Materiales: No hay limitantes en cuanto a los materiales utilizados, siempre y cuando la máscara sea completamente hecha a mano.

Presentación:

La máscara debe cubrir toda la cara y «parte del cabello (no imprescindible)», y debe ser entregada en perfecto estado, lista para su exhibición en la localidad correspondiente.

Se debe incluir un video de 30 segundos (orientación: vertical, 1080 x 1920px, full HD, formato mp4) identificándose y explicando su inspiración y los elementos mitológicos incorporados. Deben enviarlo a través del siguiente formulario: https://forms.gle/9pF3Css57LDWx5YN7

Cada máscara debe acompañarse de una ficha descriptiva (media hoja carta vertical), con la siguiente información: Nombre y apellido del postulante, edad, colegio o universidad a la que pertenezca, edad, título de la máscara y una explicación de 1.000 caracteres sin espacio sobre la motivación de la inspiración. La ficha debe colocarse al lado de la máscara para que el jurado pueda proceder a la evaluación.

Jurado:

Se designará parte de las autoridades locales de cada equipo participante e invitados de los funcionarios. Los nombres serán anunciados a través de la cuenta de instagram @cgievenezuela

La organización del evento se reserva el derecho de declarar desierta una categoría, en caso de considerarlo necesario.

Fecha Límite y Entrega:

La fecha límite para la entrega de las máscaras será el 20 de Marzo. Las piezas deben ser enviadas o entregadas el jueves 20 de marzo de 2025, dependiendo de la localidad. Se estará publicando en fechas próximas a la culminación del concurso a través de la cuenta de instagram @cgievenezuela.

Toda la información está contenida en la web: www.cgie.org.ve

Si tiene alguna consulta relacionada a las bases del concurso puede escribir a través de la siguiente dirección stampa@cgie.org.ve

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CGIE celebra la cultura siciliana con concurso de máscaras de Carnaval inspirado en sus mitos y leyendas

Del 27 de febrero al 20 de marzo

La convocatoria es para estudiantes, entre 12 y 25 años de edad, de una docena de instituciones y cátedras de italiano en Caracas, Maracay, Maracaibo, Margarita y Puerto Ordaz. Se entregarán más de 20 premios a las creaciones originales y artesanales.

El Consejo General de los Italianos en el Exterior (CGIE) en Venezuela anunció el lanzamiento de la primera edición del Concurso de Máscaras de Carnaval “Mitos y Leyendas de Sicilia”, con el objetivo de incentivar entre los jóvenes la creatividad, el trabajo artesanal y el redescubrimiento de las figuras legendarias que han marcado la cultura de la isla: desde los dioses y las ninfas hasta los gigantes y los espíritus que habitan su memoria colectiva.

Unos 2.000 estudiantes, entre 12 y 25 años de edad, de una docena de instituciones italianas participantes, están llamados a presentar de forma individual sus creaciones originales durante el certamen, que se celebrará del 27 de febrero al 20 de marzo y que repartirá más de 20 premios.

Este concurso organizado por el CGIE cuenta con el auspicio de los Comités de los italianos en el exterior (COM.it.ES) de Oriente y Occidente, de la Federación de Asociaciones Italiano Venezolanas (FAIV), la Cámara de Comercio Venezolano-Italiana (Cavenit), la Società Dante Alighieri de Maracay, la Cátedra de Italiano de la UPEL, las Casa D´Italia de Maracay y Maracaibo, la Universidad de Margarita (Unimar) y la Cátedra de Italiano de la Universidad Pedagógica Libertador (UPEL) de Maracay, núcleo Rafael Alberto Escobar Lara.

LOS MISTERIOS DE SICILIA

Antonio Iachini, Representante de Venezuela en el Consejo General de Italianos en el Exterior, explicó que esta primera edición rinde homenaje a Sicilia, “en honor a la cantidad de inmigrantes asentados en Venezuela que proceden de esta isla, la más grande del Mediterráneo, con una gran riqueza cultural vinculada, en buena medida, a la mitologìa de la antigua Grecia, y de otros pueblos, que se fusionaron con las tradiciones locales para dar origen a historias fascinantes”.

La iniciativa también busca abrir espacios para fomentar la integración cultural, la preservación del patrimonio, rescatar valores y reafirmar el orgullo por las raíces italianas, además de celebrar la diversidad cultural de Sicilia, abriendo oportunidades para despertar el interés por viajar y conocer esta región, agregó Iachini, quien también pertenece a la Comisión VIII, encargada de supervisar asuntos relacionados con Innovación, Investigación, Estudios Universitarios y Digitalización, y, además, forma parte del Grupo 1, que se orienta hacia el fortalecimiento y el fomento del liderazgo, la participación y el desarrollo de las mujeres italianas en un ámbito global.

Asimismo, al investigar las historias de Sicilia, para luego recrearlas mediante la expresión plástica, los participantes no solo aprenden sobre los dioses, los héroes y las criaturas que forman parte del imaginario sino que mantienen viva la memoria histórica y fomentan el diálogo entre el pasado y el presente, asegurando que estas tradiciones perduren para las nuevas generaciones.

Además de rescatar los mitos griegos que han dado forma a la identidad de la isla, el concurso también incentiva el reconocimiento de las influencias —de los árabes y de las tradiciones normandas— que han enriquecido estas leyendas a lo largo de los siglos.

MÁSCARAS QUE CUENTAN HISTORIAS

Son incalculables las opciones para inspirar la creación de las máscaras. Los mitos y las leyendas sicilianas son un tesoro cultural que se ha transmitido de generación en generación, y se ha mantenido vigente en el tiempo, fascinando y encantando a quienes las conocen. Desde las profundidades del mar hasta la cima de Etna, hay historias por doquier.

Una mirada a la cerámica, la arquitectura, la pintura, la tradición oral y la literatura siciliana nos lleva a seres como las Sirenas, sìmbolo de belleza, seducción y peligro en las aguas del Mediterráneo, el mismo lugar que habita La Donna del Mare, espíritu marino protector de los pescadores.

En los campos resalta la presencia de Il Guardiano della Terra, venerado por los agricultores por ser el espíritu protector de la siembra y los viñedos. Mientras que el dios del vino y las fiestas, Dionisio, es adorado por su capacidad para inspirar la liberación y la celebración. Por su parte, la ninfa Arethusa, fue transformada en manantial para escapar de un dios enamorado y representa la pureza y el agua en la isla.

De acuerdo con las leyendas locales, la figura mítica de Il Gigante di Palmi ayudó a forjar el paisaje siciliano, simbolizando la fuerza primordial de la tierra. Por otra parte, el cíclope Polifemo y su fuerza bruta, se asocian con la fuerza volcánica y la geografía abrupta de la región.

Aetna, la diosa del volcán Etna, es la madre de los Palici, dioses de los géiseres y de los manantiales de agua caliente. Hay muchos otros mitos y leyendas como la del pastor Aci y la nereida Galatea, la de Deméter y Perséfone, las historias y el simbolismo sobre Medusa,  o figuras legendarias como la Sibila de Siracusa y la Testa di Moro, entre otras.  

DEL MITO A LAS CARETAS

El Concurso de Máscaras de Carnaval “Mitos y Leyendas de Sicilia” premiará la creación de máscaras elaboradas completamente a mano y de forma individual, que demuestran altos niveles de dificultad técnica, creatividad y acabado profesional.

Las bases del concurso señalan que las máscaras que se presenten deben cubrir todo el rostro y parte del cabello, confeccionadas con técnicas como papel maché, modelado en arcilla, cuero repujado, yeso, origami, kirigami, quilling (o filigrana de papel), aunque se permiten otros materiales, siempre y cuando la pieza sea cien por ciento artesanal.

Se espera que el acabado de las máscaras sea comparable a las elaboradas en los carnavales en Acireale o Viareggio, caracterizadas por su belleza, detalle y elegancia.

El jurado, formado por representantes locales de las instituciones participantes, evaluará la originalidad, la complejidad de la técnica, la estética, los materiales y la conexión con el tema del certamen.

INSTITUCIONES EN COMPETENCIA

El comité organizador espera la participación de unos 2.000 estudiantes de instituciones y cátedras de estudio del italiano de Caracas, Maracay, Maracaibo, Margarita y Puerto Ordaz. 

Por ahora, el concurso está dirigido a estudiantes de 12 a 25 años de edad de las instituciones participantes en el certamen como: la Asociación Civil Escuela Agustín Codazzi, los colegios Simón Bolívar y Giuseppe Garibaldi, Nuestra Señora de Pompei, San Marcos Evangelista y San Francisco de Asís, todos en Caracas. En Maracay compiten la Società Dante Alighieri, la Casa D´Italia y las cátedras de Italiano de la UPEL en la capital aragüeña.

En la ciudad de Maracaibo el concurso es entre los participantes que sean convocados por el Com.it.es de Occidente y la Casa D´Italia de esta ciudad. En Margarita están llamados a participar los alumnos de las cátedras de Arte mención Diseño Gráfico e Idiomas de la Universidad de Margarita (Unimar) y los alumnos de la Fundación Italia Nostra, así como los alumnos del Colegio Mariano Picón Salas. Finalmente, en Puerto Ordaz la competencia será en el Colegio María Montessori. 

Los participantes deberán presentar sus máscaras en perfectas condiciones y listas para ser exhibidas en sus respectivas ciudades, apegándose a las bases del concurso que están publicadas en la web www.cgie.org.ve. Igualmente, deberán incluir un video de 30 segundos identificándose y explicando aspectos como el motivo de inspiración, así como los elementos mitológicos incorporados. La fecha límite para la entrega de las máscaras será el 20 de marzo.

PREMIOS DIVERTIDOS

El CGIE entregará más de 20 premios a los ganadores de las organizaciones participantes en cada región. Las instituciones convocadas a concurso en cada ciudad, a excepción de Caracas, competirán entre ellas por los tres primeros lugares. En Caracas, los estudiantes de cada colegio competirán internamente por los premios.

Los ganadores de los primeros lugares obtendrán cada uno consolas Sony Playstation 5 Slim Digital. Los creadores de las máscaras que queden en la segunda posición se llevarán consolas Nintendo Switch Lite y para los terceros lugares se entregarán tabletas Infinix XPAD X1101B.  

Para mayor información y consultar las bases del concurso se puede visitar el sitio web https://cgie.org.ve/ o conectarse con las cuentas de Instagram @cgievenezuela y YouTube: CGIEvenezuela.

Maria Chiara Prodi

2025, la Segretaria Generale del CGIE Prodi: “La metà dei finanziamenti, il doppio della determinazione”

Il CGIE ha avviato le attività del primo semestre 2025 con un programma ambizioso: messa in sicurezza del voto all’estero, cittadinanza, incentivi al rientro. Già convocate la riunione in presenza del Comitato di Presidenza e l’Assemblea plenaria.

Una risposta chiara a una legge di bilancio penalizzante per gli italiani all’estero.

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha avviato le attività del 2025 con grande slancio. Fedele al proprio mandato, è determinato a incidere sul dibattito politico nazionale, tanto che ha già impegnato i suoi organi interni al conseguimento di tre obiettivi strategici per il 2025: l’elaborazione di proposte e pareri da sottoporre al Legislatore, concernenti la messa in sicurezza del voto all’estero, la riforma della legge sulla cittadinanza e la nuova mobilità con incentivi al rientro. Queste attività saranno portate a sintesi durante due momenti nodali: la riunione del Comitato di Presidenza, convocata per la settimana del 31 marzo, e l’Assemblea plenaria, che si svolgerà a partire dal 16 giugno.

Il CGIE mantiene i riflettori accesi sui provvedimenti della manovra di bilancio 2025 che sin dalle prime discussioni pubbliche ha segnalato come lesivi della parità di trattamento tra cittadini residenti fuori dai confini nazionali e in patria. Primo tra tutti, la mancata perequazione automatica delle pensioni superiori al minimo erogate dall’INPS ai residenti nel mondo, ma anche l’eliminazione dell’indennità di disoccupazione per i rimpatriati che hanno perso il lavoro all’estero e l’inasprimento delle tasse relative alle richieste di riconoscimento della cittadinanza, anche per via giudiziaria. Misure concepite, peraltro, senza chiedere il parere obbligatorio del Consiglio Generale previsto dalla legge.

“Il CGIE è a fianco di tutte le categorie di italiani all’estero pesantemente svantaggiate dalla legge di Bilancio – afferma la Segretaria generale del CGIE, Maria Chiara Prodi –. Se noi cittadini siamo tutti chiamati a uno sforzo per rispondere alle necessità finanziarie del nostro Paese, è pur vero che il mancato adeguamento della pensione per gli italiani all’estero e l’incremento delle tasse per la domanda di cittadinanza colpiscono al cuore la relazione di fiducia e di accoglienza che i connazionali, o futuri connazionali, possono aspettarsi dall’Italia.

Come CGIE – prosegue Prodi – non lasceremo sole queste voci, che abbiamo raccolto e portato al Parlamento e per le quali abbiamo lottato con tutti i mezzi”.

Pur accogliendo con soddisfazione l’incremento di seicentomila euro sullo stanziamento precedentemente previsto a favore dei Com.It.Es., il Consiglio Generale lamenta di essere stato penalizzato da un finanziamento che gli consente di svolgere meno della metà delle attività previste dalla sua legge istitutiva.

“Rivendichiamo la centralità del Consiglio Generale nella vita democratica del nostro Paese – aggiunge Prodi – perché rivendichiamo la centralità dei sette milioni di italiani all’estero.

Il 2025 sarà l’anno cruciale per la vita del nostro Consiglio. Invitare a collaborare con noi tutte le reti della rappresentanza e dell’associazionismo non è un esercizio di forma, ma la volontà di dimostrare che la partecipazione degli italiani all’estero è possibile e reca profitto al Paese intero. Reagire con il doppio della motivazione al dimezzamento dei fondi è un modo per scommettere sulla capacità delle istituzioni di riconoscere che occuparsi di italiani all’estero non è un costo ma un investimento”.

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“Sabores migrantes: la herencia viva de la Semana de la Cocina Italiana en el Mundo”

Esta celebración es una oportunidad para reflexionar sobre las historias que nos unen alrededor de la mesa y fortalecer los lazos con Italia y su gastronomía. 

Del 14 al 24 de noviembre, las comunidades italianas en Venezuela y en diversas partes del planeta celebrarán la IX Semana de la Cocina Italiana en el Mundo, bajo el tema la “Dieta Mediterránea y Cocina de las Raíces: Salud y Tradición”, promovida por el Ministerio de Asuntos Exteriores y Cooperación Internacional de Italia, cuyo objetivo es valorizar la excelencia de toda la cadena agroalimentaria italiana en el extranjero. Esta celebración honra la rica tradición culinaria italiana y resalta el legado de los millones de italianos que emigraron en busca de un futuro mejor, llevando consigo su historia, sus recetas y costumbres, dejando huella en los países donde se establecieron.

“Sabores Migrantes: La Herencia Viva de la Cocina Italiana en el Mundo” es una iniciativa presentada por el Consejo General de los Italianos en el Extranjero – Venezuela (CGIE), la Società Dante Alighieri de Maracay, el INTERCOM.IT.ES (Com.It.Es Caracas, Oriente y Occidente) y la Federación de Asociaciones Italo-Venezolanas (FAIV), que agrupa a 27 clubes a nivel nacional, que destaca cómo la migración italiana ha preservado su legado gastronómico y técnicas culinarias a lo largo del tiempo. A través de este proyecto, se celebra la fortaleza de la cocina italiana como un puente cultural vivo, transmitida de generación en generación, conservando la esencia de la gastronomía italiana.

En Venezuela, como en muchos otros países, los descendientes de inmigrantes italianos han logrado preservar prácticamente intactas las recetas que trajeron consigo. Los métodos tradicionales de preparación, los ingredientes y las técnicas ancestrales siguen siendo parte integral de la vida cotidiana. Hoy en día, es común ver a los nietos y bisnietos de esos inmigrantes italianos elaborar platos familiares con el mismo esmero y dedicación con los que sus abuelos los preparaban en los pueblos de Italia. La pasta fresca, las salsas caseras, la pizza y otros platos emblemáticos se siguen preparando con los mismos métodos tradicionales, asegurando que la autenticidad de la cocina italiana continúe siendo un pilar de la identidad cultural de sus descendientes.

Este año, la Semana de la Cocina Italiana pone énfasis en la sostenibilidad. La gastronomía italiana promueve prácticas como el uso de ingredientes frescos y locales, y técnicas sostenibles de preparación, desde el curado natural del prosciutto hasta platos como la ribollita toscana, que aprovechan al máximo los alimentos. Además, muchos productores italianos implementan prácticas agrícolas regenerativas, como la rotación de cultivos y la reducción de químicos, para conservar la biodiversidad y asegurar una producción responsable.

Antonio Iachini, representante del Consejo General de los Italianos en el Exterior – Venezuela, comentó: “Esta celebración es un tributo a la gastronomía italiana y a mis raíces en Abruzzo y Sicilia. Cada plato preparado honra a mis padres y su herencia, que comparto con los venezolanos como una parte esencial de nuestra identidad. Ver nuestras costumbres en cada mesa me llena de orgullo, al saber que nuestra cultura sigue siendo preservada y celebrada con el mismo esmero de nuestros antepasados.”

El Comité Dante Alighieri de Maracay presentará el tercer episodio de la serie «Dante en tres tiempos», un evento de lectura multilingüe de La Divina Comedia que se celebrará el 14 de noviembre a las 6:00 p.m. en la Casa de Italia de Maracay. Esta edición, en homenaje al traductor gallego Darío Xoán Cabana Yanes, incluye la lectura de tres cantos del Paraíso en castellano, gallego e italiano, resaltando la universalidad de la obra de Dante.

La velada combinará literatura y enogastronomía, con Emilia Romagna participando con vino Lambrusco y focaccia en el marco de la IX Semana de la Cocina Italiana en el Mundo. Con este evento, el Comité rinde tributo a Dante y a Cabana, quienes difundieron ideales de espiritualidad y justicia en la cultura europea.

“Esta IX edición es una oportunidad para honrar la gastronomía de Emilia Romagna, la tierra de mis padres, y el fuerte lazo que une a los italianos con sus raíces. Crecer rodeado de tradiciones culinarias me enseñó que cada plato es un puente entre generaciones y entre Italia y el mundo. Este evento es una forma de agradecer a quienes trajeron y compartieron sus costumbres, reafirmando nuestra identidad como comunidad global”, afirmó Mariano Palazzo, presidente de la Società Dante Alighieri.

Para acercar aún más esta celebración a las familias, chefs y amantes de la cocina italiana compartirán sus historias personales en una serie de videos titulados “Italia en tu Mesa”. A través de sus relatos, descubriremos cómo las recetas tradicionales siguen vivas en cada plato y cómo los ingredientes y las técnicas han sido transmitidas de generación en generación. Mario Dell’Erario de Pastelería del Corso, Matilde Veneziano y Maurilio Magaldi de Veneziano Gourmet, Faro Cusumano de Ascugasi, Fabio Bovanini de Salsiccia Italia, y Pietro Carbone de Carbone Espresso nos llevarán de vuelta a las cocinas de sus abuelos, evocando recuerdos que siguen presentes en sus platos.

Además, las actividades “Raíces Italianas en Casa” y “Pequeños Secretos de la Dieta Mediterránea” invitan a las familias a compartir sus propias recetas tradicionales y explorar los beneficios de ingredientes emblemáticos como el aceite de oliva y el tomate, mientras reviven los lazos con sus ancestros. Estas iniciativas se transmitirán a través de las cuentas de Instagram de @cgievenezuela, @dantevenezuela, @faiv_ig y las cuentas de los 27 clubes italo-venezolanos a nivel nacional bajo el hashtag #SCIM2024 #SCIMVenezuela2024, creando una conexión directa con la comunidad y permitiendo que cada hogar participe activamente en la celebración.

Claudio De Mauri, presidente de FAIV, destacó que es un honor participar en esta celebración, que se extenderá por toda Venezuela gracias a nuestras 27 sedes. Somos ítalo-venezolanos; amamos a Italia y agradecemos profundamente a Venezuela por haber acogido a nuestros padres, permitiéndonos construir una nueva vida. Esta celebración simboliza la fraternidad entre ambos países, y al compartir estos sabores, reafirmamos nuestra identidad.

La Semana de la Cocina Italiana forma parte del programa “Vivere ALL’Italiana” del Ministerio de Asuntos Exteriores y Cooperación Internacional de Italia, una iniciativa que busca preservar y promover los valores italianos en todo el mundo. Inspirado por la Carta de Milán de la EXPO 2015, este esfuerzo tiene como objetivo llevar la cultura culinaria italiana a todos los rincones del planeta, recordándonos que más allá de los sabores, cada plato representa nuestra identidad y el vínculo cultural que compartimos.

Les invitamos a compartir ese plato italiano que los conecta con sus raíces enviando un video de 20 segundos a stampa@cgie.org.ve. Celebremos juntos el amor por la cocina italiana.

Para más información y actualizaciones, síguenos en nuestras redes: @cgievenezuela @dantevenezuela @faiv_ig @comitescaracas @comites_mcbo @comites_oriente_po @dante.global @societadantealighieri. #SCIM2024 #SCIMVenezuela2024

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Vuelve a Venezuela la Semana de la Cocina Italiana en el Mundo

Desde el 15 al 24 de noviembre vuelve a Venezuela la Semana de la Cocina Italiana en el Mundo, el evento anual de carácter internacional que se lleva a cabo simultáneamente en más de 75 países, bajo el auspicio del MAECI de Italia. En Venezuela está organizado por la Embajada de Italia en Venezuela, el Consulado General de Caracas, el Consulado de Maracaibo, el Instituto Italiano de Cultura en Caracas, la Agencia ITA (ItalianTrade Agency), el CGIE, los COM.IT.ES de Caracas, Maracaibo y Puerto Ordaz y la Cámara de Comercio Venezolano-Italiana.

La Semana de la Cocina Italiana en el Mundo está dedicada a la divulgación y promoción de la gastronomía del país de la bota, el conocimiento de su preparación, sus tradiciones culinarias y la alta calidad de sus productos de denominación protegida y controlada.

El tema central de la novena edición es “Dieta Mediterránea y la Cocina de las Raíces: Salud y Tradición”, haciendo hincapié en el vínculo de tres elementos fundamentales: dieta mediterránea, como sinónimo de una alimentación sana y de alta calidad; salud, como estilo de vida correcto y saludable; y tradición como el hilo conductor que acompaña la cocina itálica en el mundo.

En Italia se da gran atención a la calidad de los productos, a cómo se cultivan y se cocinan y esto hace sí que la cocina sea un verdadero patrimonio cultural nacional y al mismo tiempo cocina de raíz: elemento de reconocimiento e identidad para las comunidades en el exterior que se une al proyecto de “Turismo de raíces”.

El Encargado de Negocios de Italia en Venezuela, Giovanni Umberto De Vito, declaró que la cocina italiana es “un modelo de excelencia, un elemento determinante de nuestra identidad y un ejemplo de alimentación sana y correcta, basada en el consumo equilibrado de todos los componentes nutricionales”. “En el programa de este año”, ha comentado el Jefe de la Misión diplomática italiana, “se prestará especial atención a la educación, la formación y la transferencia de competencias en materia de nutrición. Estamos listos para compartir nuestros conocimientos con escuelas, universidades, centros de investigación e institutos de nutrición”.

Variedad de actividades para celebrar

En Venezuela se diseñó una programación especial de variados eventos,que incluyen cenas temáticas, catas y degustaciones, clases de cocina, charlas y conferencias que se llevarán a cabo en la ciudad de Caracas y en los estados Aragua, Bolívar, Carabobo, Lara, Monagas y Zulia. Tales actividades tendrán lugar en destacados restaurantes, colegios, escuelas de cocina, universidades y espacios feriales.

De Italia nos visitará la chef Marta Meo, fundadora de “Sardea”, un proyecto que da a conocer la cocina veneciana a través de clases prácticas con degustación, que ella misma realiza en eventos y casas de familia. En Venezuela la chef impartirá los días 20 y 19 de noviembre a los estudiantes de la “Escuela LAGA” de la Universidad Católica Andrés Bello. También ofrecerá la cena denominada “Piatti Scappati”, concepto que se usa en la preparación de recetas que surgieron en tiempos de necesidad y escasez, pero que dejaron una tradición de platos deliciosos.

También los colegios“Agustín Codazzi”, “Los Campitos”, “Nuestra Señora de Pompei” y  “Bolívar y Garibaldi”ofrecerán sus espacios para la charla “La Dieta Mediterránea, un estilo de vida saludable que ayuda al planeta”, especialmente preparada para los estudiantes de dichas instituciones, ofrecida por la reconocida nutricionista Luisa Alzuru, coautora de los libros “Cocina Ligera” y “Lochera Escolar”, junto a Armando Scannone.

Este evento estará abierto al público el lunes 18 de noviembre en el Edificio de Postgrado de la UCAB.

La combinación perfecta

Este año la IX Semana de la Cocina Italiana en el Mundo coincide con una exposición donde el protagonista es el heladoPor ello, la Agencia ITA y la Cámara de Comercio Venezolano Italiana, CAVENIT, unieron a reconocidos sommeliers y heladeros quienes durante los días 22, 23 y 24 ofrecerán el salón de catas Made in Italy del Urban Cuplé, ocho charlas y degustaciones, a fin de resaltar las excelencias de helado hecho al estilo italiano en perfecta combinación con los mejores licores, vinos,panetones, galletas, frutas en almíbar, frutos secos y cremas untables todo esto en el marco de “FeriHelados 2024”.

En las páginas Web y RRSS de la Embajada de Italia, el Instituto Italiano de Cultura y de CAVENIT estará disponible el cronograma detallado de todos los eventos programados en el marco de la IX Semana de la Cocina Italiana en el Mundo.

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CGIE, la Commissione America Latina a Buenos Aires: l’italianità nel più italiano dei continenti

Focus su mobilità giovanile, cittadinanza, diffusione della lingua e della cultura italiane, servizi consolari e turismo delle radici

La Commissione continentale America Latina del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, che si è riunita a Buenos Aires dal 23 al 25 ottobre, ha concentrato i propri lavori innanzitutto sulla necessità di avviare una politica di gestione dei flussi migratori che tenga conto del fenomeno peculiare della mobilità delle nuove generazioni di italiani e oriundi dell’area. Spesso infatti, per ragioni socio-economiche, i giovani lasciano i Paesi natii per recarsi presso Stati terzi poiché in Italia incontrano ostacoli alla loro integrazione. È necessario pertanto superare queste criticità adottando misure come, ad esempio, il riconoscimento dei titoli di studio e professionali. Ciò consentirebbe al Paese di sanare il deficit demografico e conseguentemente la carenza di manodopera in determinati settori.

La situazione della diffusione della lingua e della cultura italiane nell’area, inoltre, presenta grosse difficoltà legate all’applicazione della circolare del MAECI n. 4. Si assiste infatti a una diminuzione delle richieste di contributo pubblico da parte degli enti gestori dei corsi e cala il numero di coloro che avendo presentato domanda ottengono il finanziamento. La Commissione ritiene poi necessario che la Direzione generale del MAECI competente in materia (DGDP) adotti un diverso criterio di distribuzione del corpo docente applicando un sistema che consenta di coinvolgere nelle scuole paritarie i tanti insegnanti italiani presenti sul territorio. Occorre anche garantire la presenza di un dirigente scolastico presso ogni sede consolare nella cui circoscrizione è presente una scuola paritaria.

La Commissione continentale ribadisce che la formazione linguistica rivolta agli adulti italodiscendenti costituisce la nuova frontiera della promozione della lingua e della cultura italiana, nonché un elemento fondamentale per la creazione di una cittadinanza consapevole. In America Latina, infatti, essi rappresentano la maggior parte degli iscritti AIRE, ai quali non viene oggi destinata alcuna politica di formazione linguistica e culturale, fatta eccezione per i corsi organizzati dagli Istituti italiani di cultura e dal mondo associazionistico. È quanto mai necessario, quindi, incentivarla con un apposito programma di interventi ministeriali, scongiurando così l’impoverimento dell’italianità nelle nuove generazioni di oriundi.

In merito al dibattito pubblico sulla cittadinanza, la Commissione, a seguito di un’analisi delle proposte in materia, prende atto della necessità di aggiornare la normativa vigente in relazione alle specificità latinoamericane, auspicando un approfondito dibattito sul punto. Segnala in proposito che, per quanto riguarda gli italodiscendenti, si tratta del mero accertamento del possesso ininterrotto dello status civitatis per diritto di nascita; ogni intervento legislativo, dunque, dovrà riguardare esclusivamente i nascituri, altrimenti si andrà incontro a ulteriori contenziosi giudiziari. Per il futuro, si considera comunque auspicabile, ai fini del riconoscimento della cittadinanza, la conoscenza della lingua italiana, così come il rispetto dei principi costituzionali, che garantiscono l’uguaglianza di trattamento a prescindere dalle condizioni personali e sociali, indipendentemente dal luogo di nascita.

La Commissione manifesta inoltre preoccupazione per alcune disposizioni relative alle controversie giudiziarie per il riconoscimento della cittadinanza contenute dall’art. 106 della bozza di legge di Bilancio 2025 attualmente in discussione in Parlamento; in particolare, per il contributo unificato pari a 600 euro per ciascuna parte ricorrente, anche se la domanda è presentata congiuntamente nel medesimo procedimento. Tale aspetto configura da un lato una plutocratizzazione dell’accesso alla cittadinanza e dall’altro un accanimento per gli italodiscendenti residenti nel subcontinente, che si vedono costretti a seguire il lunghissimo percorso amministrativo presso le sedi consolari.

I Consiglieri d’area esprimono soddisfazione per l’accoglimento degli ordini del giorno presentati all’ultima plenaria del CGIE, che prevedono l’apertura di nuovi uffici consolari nell’area. Complessivamente si registra un miglioramento nell’erogazione dei servizi, sebbene permangano criticità riguardo alle pratiche di riconoscimento della cittadinanza per la cattiva abitudine di esigere documenti già in possesso dell’amministrazione, in mancata ottemperanza del DPR 445/2000. La Commissione ribadisce la necessità di uniformare le procedure a livello Paese e di condividere le buone pratiche tra i diversi uffici consolari. Chiede inoltre di rendere più intuitive e sicure le piattaforme FastIt e Prenotami introducendo la cosiddetta “doppia identificazione”, allo scopo di scoraggiare il fenomeno dell’intermediazione. Nonostante l’assunzione di nuovi contingenti di personale di ruolo, permane tuttavia l’incapacità sistemica di coprire le posizioni vacanti dell’organico consolare in un’area che registra un costante incremento di iscritti AIRE. Si impone quindi la necessità di prevedere un piano di incentivi specifici per incoraggiare la scelta dell’America Latina come sede di servizio.

La Commissione condivide l’esigenza di riformare la legge istitutiva del CGIE ed evidenzia in particolare che l’attuale meccanismo di distribuzione dei Consiglieri basato unicamente sugli iscritti AIRE potrebbe comportare nella prossima Consiliatura forti sperequazioni e pertanto invita a considerare tra i criteri di assegnazione anche il numero di oriundi e la presenza di Com.It.Es. Nel merito, potrebbe costituire una soluzione il ripristino dell’accorpamento di due o più Paesi contigui.

La Commissione, infine, ha analizzato le iniziative intraprese dal MAECI nell’ambito del progetto Turismo delle radici, ritenuto validissimo ma che a suo avviso non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Auspica quindi un maggiore coinvolgimento del mondo associazionistico in fase di formulazione delle proposte, della diffusione dei progetti e particolarmente della veicolazione dell’informazione.

Durante la tre giorni di lavori il dibattito è stato arricchito dai contributi del senatore Franco Tirelli, dell’ambasciatore in Argentina Fabrizio Lucentini, del direttore generale della DGIT del MAECI Luigi Maria Vignali, del videomessaggio della segretaria generale del CGIE Maria Chiara Prodi, del dirigente scolastico presso il Consolato generale di Buenos Aires Giampiero Finocchiaro, del coach sportivo Luca Benamo, dell’avvocato dell’ANFE Giuseppe Pinelli, di numerosi esponenti dei Com.It.Es. di Argentina, Bolivia, Uruguay e Brasile, e dei rappresentanti dei patronati italiani a Buenos Aires.

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CGIE, la Commissione continentale America Latina a Buenos Aires dal 23 al 25 ottobre

Si riunisce a Buenos Aires dal 23 al 25 ottobre presso l’Howard Johnson Plaza Florida Street la Commissione continentale America Latina del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, organismo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi che interessano le comunità italiane all’estero, composto da 63 Consiglieri, dei quali 43 eletti direttamente sui territori e 20 di nomina governativa.

Molti i temi che saranno affrontati durante i tre giorni di lavoro della Commissione, presieduta dal vicesegretario generale Mariano Gazzola, cui parteciperanno l’ambasciatore d’Italia a Buenos Aires Fabrizio Lucentini, i parlamentari Mario Borghese e Franco Tirelli e il direttore generale della Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Maria Vignali.

Si partirà dall’analisi delle questioni legate alla mobilità delle nuove generazioni nate all’estero, grazie anche al contributo di Luca Benamo, coach sportivo con ampia esperienza nell’accompagnamento di giovani oriundi che si trasferiscono in Italia ed Europa, e dell’avvocato Giuseppe Pinelli (ANFE), che illustrerà il progetto “Destino Italia” presentato alla DGIT del MAECI.

Di fondamentale importanza per la Commissione anche l’aspetto concernente le politiche per la diffusione della lingua e della cultura italiane in un’area in cui risiedono circa 1,8 milioni di connazionali iscritti all’AIRE e circa 50 milioni di italodiscendenti. Si parlerà anche di legge sulla cittadinanza, argomento di grande attualità nel dibattito interno italiano, in relazione al fenomeno delle richieste di riconoscimento, che ha assunto notevoli dimensioni nella regione. La Commissione dedicherà inoltre uno spazio di approfondimento alla situazione dei servizi consolari e della rete consolare, al turismo delle radici e alla riforma della legge istitutiva del CGIE.

Di seguito il programma dei lavori:

Mercoledì 23 ottobre 2024

ore 14:30 Inizio dei lavori

  • intervento S.E. Ambasciatore d’Italia a Buenos Aires;
  • intervento Parlamentari presenti;
  • approvazione ordine del giorno e programma dei lavori;
  • la mobilità delle nuove generazioni nate all’estero;

ore 16:30-17:00 coffee break;

ore 18:30 termine dei lavori.

Giovedì 24 ottobre 2024

ore 9:30 inizio dei lavori;

  • diffusione della lingua e cultura italiana;
  • legge cittadinanza;

ore 11:00-11:30 coffee break;

ore 13.00-14:30 pausa pranzo;

  • disanima degli ordini del giorno presentati dalle e dai Consiglieri dell’area nell’ultima Assemblea plenaria;
  • situazione dei servizi consolari e della rete consolare;

ore 16.30-17:00 coffee break;

ore 18:30 chiusura lavori.

Venerdì 25 ottobre 2024

ore 9:30 inizio dei lavori;

  • turismo delle radici;
  • riforma della legge istitutiva del CGIE, rappresentanza di tutte le comunità dell’area;

ore 10:45-11:00 coffee break;

  • intervento del min. plen. Luigi M. Vignali (Direttore generale DGIT) in vtc;
  • prosecuzione del dibattito;
  • varie ed eventuali. Elaborazione del documento conclusivo;

ore 13:00-14:30 pausa pranzo;

  • approvazione del documento conclusivo ed eventuali ordini del giorno presentati dai Consiglieri;
  • incontro con i Presidenti Com.It.Es. presenti.
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«El libro que nos inspira»: Italia sin fronteras en la XXIV Settimana della Lingua Italiana

En el marco de la XXIV edición de la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, que se celebrará del 14 al 20 de octubre de 2024, el Consejo General de los Italianos en Venezuela y la Società Dante Alighieri de Maracay se complacen en anunciar el proyecto «El libro que nos inspira». Este programa tiene como objetivo reunir los testimonios de italófonos de todo el mundo, quienes, conectados por su amor a Italia, encuentran en la lengua italiana una herramienta de expresión, creatividad y cultura.

Esta edición de la Settimana della Lingua Italiana se articula en torno al tema “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe” («El italiano y el libro: el mundo entre líneas»), destacando al italiano como una lengua global y humanista que cruza fronteras y conecta a personas de diferentes nacionalidades con la cultura, el arte y la vida italiana. En palabras de Andrea Riccardi, presidente de la Società Dante Alighieri, “el italiano no es una lengua imperial, pero tampoco provinciana. Es creativa, portadora de una idea de humanismo y de futuro”. Este espíritu impulsa la celebración del poder del idioma italiano como un medio para contar historias, inspirar a las personas y construir puentes culturales.

Italia, una nación que evoca la belleza del arte, la historia y el ingenio humano, es mucho más grande que los límites de su territorio. A lo largo de los siglos, los italianos han cruzado sus fronteras geográficas, llevando consigo un legado cultural y lingüístico que ha causado un impacto significativo en todo el mundo. En Latinoamérica, esta herencia se ha fortalecido a través de la migración y el amor por la lengua italiana, demostrando que Italia no es solo un país, sino una identidad que trasciende continentes.  

Durante los siglos XIX y XX, millones de italianos emigraron a América Latina en busca de nuevas oportunidades. Países como Argentina, Brasil, Uruguay y Venezuela se convirtieron en destinos clave para aquellos que partían de Italia con la esperanza de forjarse un futuro mejor. Estos migrantes no solo contribuyeron al desarrollo económico de sus nuevos hogares, sino que también llevaron consigo sus costumbres, su cocina, su arte y, sobre todo, su lengua.

El italiano no se quedó encerrado en los círculos familiares de los inmigrantes. En muchas ciudades latinoamericanas, las comunidades italianas fundaron escuelas, asociaciones culturales y centros de enseñanza de la lengua italiana, contribuyendo activamente a la preservación y difusión de su idioma. De este modo, el italiano no solo se hablaba en las casas, sino que se enseñaba y se compartía con las generaciones futuras, creando un vínculo duradero entre Italia y América Latina.

El 2024 es un año clave para la promoción de la literatura italiana a nivel internacional, con Italia como país invitado de honor en importantes eventos editoriales como las Ferias del Libro de Túnez, Varsovia y la prestigiosa Feria del Libro de Fráncfort. A través de estas actividades, Italia reafirma su posición como referente en el ámbito literario mundial, reconociendo al libro como un vehículo del patrimonio cultural y los valores italianos.

La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo explora el nexo entre el idioma y la literatura contemporánea, resaltando el papel del italiano como una lengua creativa. En ese sentido, la iniciativa «El libro que nos inspira» invita a los italófonos y a la comunidad italo-venezolana a compartir cuál ha sido el libro de un autor italiano que más los ha inspirado y por qué.

Antonio Iachini, representante del Consejo General de los Italianos en Venezuela, destacó: «Esta iniciativa no solo celebra la riqueza del idioma italiano, sino que también subraya su capacidad para cruzar fronteras, inspirar creatividad y promover un diálogo cultural global. Contribuir a la antología de la Italsimpatía será un testimonio de cómo Italia sigue dejando huella en la vida de personas alrededor del mundo.»

Por su parte, Mariano Palazzo, presidente de la Società Dante Alighieri de Maracay, comentó: “La Dante Alighieri, con 130 años de historia y más de XX años en Venezuela, sigue comprometida con la difusión del idioma y la cultura italiana. Como parte de una red global de 482 comités, esta actividad reafirma nuestra misión: crear puentes a través de la lengua y la cultura, preservando nuestro legado centenario mientras miramos hacia el futuro.”

En Latinoamérica, el italiano no solo se habla, también se lee. Las traducciones de grandes autores italianos como Dante Alighieri, Italo Calvino, Primo Levi y Umberto Eco, entre otros, han llegado a las librerías y bibliotecas de la región, donde son leídos y estudiados con admiración. Sin embargo, el impacto cultural no se limita a las traducciones. Muchas obras en su idioma original siguen siendo apreciadas y leídas por italófilos, estudiantes y académicos que encuentran en el italiano una ventana a un vasto patrimonio literario, filosófico y artístico.  

El Consejo General de los Italianos en Venezuela y la Società Dante Alighieri de Maracay extienden una invitación a toda la comunidad italo-venezolana, a la red global de sedes y a los italófonos a participar en esta celebración literaria, contribuyendo con sus testimonios sobre el libro italiano que más los haya inspirado.

¿Y a ti, qué libro escrito en italiano te inspira?
¡Comparte tu testimonio en un video vertical de 15 segundos y envíalo a stampa@cgie.org.ve. Estamos emocionados de difundir juntos el amor por la lengua italiana.

Síguenos para más información a través de nuestras redes: @cgievenezuela @dantevenezuela @dante.global @societadantealighieri @italymfa

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Il CGIE celebra la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo

In occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero rinnova la vicinanza alle famiglie dei discendenti dei 262 lavoratori europei, di cui 136 italiani, che l’8 agosto 1956 hanno perso la vita nella miniera di carbone del Bois du Cazier in Belgio.

Un disastro assurto a simbolo di tutte le morti sul lavoro con l’istituzione della Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo con cui il governo nel 2001 ha voluto celebrare l’8 agosto quale tributo ai connazionali caduti mentre contribuivano alla crescita economica, sociale e culturale dell’Italia e dei Paesi che li hanno accolti. In questo senso, il Bois du Cazier oggi più che mai simboleggia anche l’importanza della dignità del lavoro e della necessità di garantirne la sicurezza. La memoria di quella tragedia deve inoltre servire a formare la consapevolezza negli italiani in patria del grande contributo fornito al Paese, ieri come oggi, dalla nostra diaspora.

Alle celebrazioni organizzate nel sito divenuto museo minerario sarà presente una delegazione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) guidata dalla segretaria generale Maria Chiara Prodi e composta dai consiglieri Matteo Bracciali, Filippo Ciavaglia, Gianluigi Ferretti, Eleonora Medda e dall’onorevole Toni Ricciardi in rappresentanza delle Comunità italiane nel mondo, unitamente alla sottosegretaria di Stato agli Affari esteri Maria Tripodi e al direttore generale della DGIT del MAECI Luigi Maria Vignali.

Quest’anno, grazie a un’iniziativa del consigliere del CGIE Vincenzo Arcobelli, con il patrocinio del Consiglio Generale degli italiani all’estero e con il supporto del Consolato Generale d’Italia a Filadelfia e di CTIM, NIAF, Sons of Italy, città di Monongah, l’8 agosto si celebrerà presso Monongah anche il ricordo della più grave tragedia che ha colpito gli emigrati italiani. Il 6 dicembre 1907, infatti, nella catastrofe mineraria di quella località del West Virginia perirono 361 lavoratori, di cui 171 italiani (secondo una stima per difetto poiché non fu possibile recuperare tutti i corpi). Nel 2007 il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero partecipò ufficialmente, con la vicesegretaria generale Silvana Mangione, il viceministro agli Affari esteri Franco Danieli e l’ambasciatore d’Italia in USA Giovanni Castellaneta, alla commemorazione del centenario della disgrazia, nel cimitero appositamente riordinato con l’aiuto di molti volontari, per inaugurare un cippo con i nomi dei caduti di ogni nazionalità. In quella occasione il Ministero degli Affari esteri pubblicò una monografia a cura dell’allora Consigliere del CGIE professor Norberto Lombardi intitolata Monongah 1907 – Una tragedia dimenticata, che venne presentata in un dibattito all’Università di Philadelphia, seguito da una riunione conviviale della comunità, a cura dell’allora consigliere del CGIE professor Pasquale Nestico.